Nuovo dramma ambientale che arriva dalle isole Svalbard. Arcipelago del mare Glaciale Artico, estremo nord del Pianeta. Duecento renne morte di stenti, un numero al di sopra della media, purtroppo da spiegare con la progressiva mancanza di cibo, causata dai cambiamenti climatici.
Questo è un grido di allarme da parte della biodiversità di quei luoghi. A confermarlo è l’istituto polare norvegese, che con i suoi ricercatori ha individuato le carcasse dei poveri animali e ha diffuso la notizia sui canali social dell’ente.
Le cause
E arriva la conferma anche sulle cause: “non può essere dovuto che agli esiti del riscaldamento globale” tuonano dall’Istituto. Piogge più forti e frequenti, che porta alla formazione di ghiacci sui licheni della tundra e quindi poco cibo per gli animali dell’ecosistema.
Sono proprio i licheni, infatti, a essere la fonte di alimentazione principali per le renne del territorio. Lo strato di ghiaccio, purtroppo, rende i licheni poco raggiungibili, causando quindi la morte per fame di questi animali.
Uno schiaffo in faccia a tutti quelli che sostengono che il cambiamento climatico sia soltanto un’invenzione. La realtà è che l’egoismo dell’uomo e il progresso senza controllo sta portando a cambiamenti climatici incontrollabili. Cosa ci riserva il futuro?
Per l’ambiente è sempre più un’incognita, ma non c’è certo da stare sereni.
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