Ronzii di Giovanna Olivieri

Storie di api e di altri impollinatori, recita il sottotitolo dell’originale e godibilissimo nuovo libro edito da Pendragon, scritto dalla naturalista autodidatta che vive in campagna, Giovanna Olivieri.

Grazie a uno sguardo curioso e una prosa elegante, la studiosa – da sempre impegnata in progetti di conservazione ambientale – riesce a mettere su carta in modo semplice ma scientificamente ineccepibile i suoi studi sulla biodiversità e a creare una guida agevole che si legge quasi come una raccolta di racconti: i protagonisti, ovviamente, sono l’ape legnaiola, i bombi, api taglia foglie, falena colibrì, eucera, andrena zampegialle, vespe della sabbia e molti altri impollinatori.

Sembrano tanti? Niente affatto, se si pensa che – come precisa Mario Tozzi nella precisa e chiara prefazione – “quasi il 90 per cento di tutte le piante selvatiche cha hanno un fiore dipende dall’impollinazione degli animali (…) le api selvatiche sono un vero e proprio esercito di oltre 20000 specie, che garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35 per cento della produzione agricola mondiale degli uomini“.

Numeri da capogiro, cifre importanti che ci dovrebbero spingere a porci domande, a interrogarci su questi animali, a capire questo fantastico universo. Fantastico come le illustrazioni di Luciano Ragozzino che accompagnano il volume e che non sfigurerebbero in un museo d’arte.

Il libro si lascia leggere, appassiona perché il neofita può apprendere tantissimo, lo studioso può guardare queste specie da un’altra prospettiva, con un altro approccio.

Con emozione e con lo sguardo pieno di stupore quindi scopriamo qualcosa in più su questi produttori di ronzii. Perché sono importanti, importantissimi. Senza di loro, senza gli insetti impollinatori, senza le loro storie e il loro apporto – come sta accadendo, con la loro prematura scomparsa a causa dell’uomo – finiremo sicuramente in un brutto guaio. Non si tratta di uno sguardo apocalittico, ma è un finale ormai quasi annunciato e ineluttabile. Se le api scomparissero dalla Terra, all’uomo non resterebbero che pochi anni di vita. 

Ne sappiamo così poco, sulle api e sugli insetti impollinatori. Tanto che solo leggendo con attenzione le pagine di questo libro possiamo capire come l’ape legnaiola sia alle volte confusa col calabrone, emette un fortissimo ronzio ed è un animale inaspettatamente amante della compagnia dei loro piccoli appena nati. Un insetto presociale. Il bombo è un insetto bellissimo, una specie diffusa che mangia un po’ di tutto ma preferisce basilico e mentuccia. L’ape tagliafoglie lascia segni inequivocabili del suo passaggio e la falena colibrì sembra più un calabrone, quindi alle volte fa una brutta fine per mano dell’uomo, invece è una semplice farfalla. Scopriamo con Giovanna Olivieri che ci sono tante altre specie, tutte degne di attenzione e di uno sguardo curioso. E non è sempre necessario storcere il naso quando queste specie si identificano con nomi scientifici in latino, perché questi – spesso derivanti dal greco – tendono a evidenziare le caratteristiche fisiche o comportamentali della specie: vedi ad esempi l’eucera longicornis.

Ed è davvero bello perdersi tra le pagine di questo volume, sfogliarlo come un catalogo di specie o leggerlo con la leggerezza, una pagina a caso ogni volta, l’attitudine di chi vuole semplicemente capirci qualcosa in più. Non ci si impressionerà nel leggere che una specie ha “la schiena pelosa di colore marrone dorato e il sederino nero solcato orizzontalmente da righine di peli bianchi“, perché è così che si può avvicinare il grande pubblico, e perché no i giovanissimi, alla lettura di un argomento così importante, anzi fondamentale, per il futuro del nostro pianeta.

Un mondo “bizzarro, meraviglioso e affascinante”. Questo e molto altro è il regno delle api e degli altri impollinatori. Per amanti della natura e della saggistica divulgativa, un libro imperdibile.