Articolo aggiornato il 26 Aprile 2025
La maggior parte delle spezie, consumate con moderazione, sono generalmente sicure e apportano benefici alla salute.
Tuttavia, in alcune circostanze o in grandi quantità, alcune possono causare problemi. È fondamentale considerare il rischio di contaminazioni e adulterazioni, come la presenza di pesticidi irregolari, Salmonella, micotossine, allergeni nascosti come tracce di arachidi o Prunus mahaleb, e coloranti illegali come il Sudan, potenzialmente cancerogeno. Sono stati riscontrati anche adulteranti come sale, bicarbonato o talco. Un consumo eccessivo di alcune spezie può avere effetti tossici: la noce moscata, ad alte dosi, può causare allucinazioni e problemi fisici, mentre la curcumina, in soggetti predisposti, può provocare dermatiti e, teoricamente, favorire la carcinogenesi in vitro a dosi elevate.
Alcune spezie presentano interazioni o controindicazioni specifiche: il cardamomo in persone con calcoli biliari, il curry durante l’allattamento e nei bambini piccoli, e la cannella in caso di consumo eccessivo o predisposizione allergica. La noce moscata ad alte dosi andrebbe evitata con farmaci anticolinergici. Infine, reazioni individuali come allergie o intolleranze possono manifestarsi con qualsiasi spezia.
Ridurre i rischi
Per ridurre i rischi, è consigliabile acquistare da fonti affidabili, verificare le etichette, preferire prodotti locali italiani e biologici certificati, annusare e osservare le spezie, conservarle correttamente e non eccedere con le quantità. In caso di dubbi o reazioni avverse, è sempre meglio consultare un medico o un allergologo. La consapevolezza dei potenziali rischi, unita a pratiche di acquisto e consumo responsabili, è la chiave per godere dei benefici delle spezie in sicurezza.