Articolo aggiornato il 17 Novembre 2025
Qualche giorno fa, a Bruxelles, è iniziato ufficialmente un tour di proiezioni di Dry Sicily, il documentario nel quale il Reporter Mauro Mondello racconta, insieme a Nunzio Gringeri, una crisi idrica, quella della Sicilia, che non è solo meteorologica, ma sistemica, in un percorso che tra paesaggi svuotati e voci del territorio ci porta nel cuore di un Mediterraneo sempre più arido.
Ecco le tappe: 13.11 – Elzenhof Elsene / Arci Bruxelles, Brussels — with Mauro Mondello 20.11 – 4lthangrund, Vienna 21.11 – AstaroTheatro, Amsterdam 27.11 – Via dei Corti – Festival Indipendente di Cinema Breve, Gravina di Catania (Catania) — with Nunzio Gringeri 27.11 – FIDUCIA – Festival Internazionale del Documentario Urbano e del Cinema Ambientalista, Torre de’ Picenardi (Cremona) 30.11 – Babylon Kino, Berlin — with Nunzio Gringeri and Mauro Mondello 03.12 – JVB Moabit, Berlin 03.12 – Visioni d’Europa, Florence School of Transnational Governance, Firenze — with Mauro Mondello 17.12 – Cinema Lux, Messina — with Nunzio Gringeri and Mauro Mondello 18.12 – Moltivolti, Palermo — with Mauro Mondello
La Sicilia si prosciuga, lentamente e silenziosamente. Dry Sicily racconta una crisi idrica che non è solo meteorologica, ma sistemica: un viaggio tra paesaggi svuotati, voci del territorio e responsabilità profonde, nel cuore di un Mediterraneo sempre più arido.
SINOSSI
In Sicilia l’acqua scompare senza rumore. I laghi si ritirano, le dighe si screpolano, i campi si spaccano. Ma questa non è solo una crisi locale: è il volto visibile di un Mediterraneo che si prosciuga. Qui, con chiarezza drammatica, si manifesta ciò che accade in molte aree del Sud globale dove il cambiamento climatico incontra fragilità infrastrutturali, lentezze politiche, modelli di sviluppo inadeguati.
Dry Sicily racconta questa crisi attraversando i principali invasi dell’isola, intrecciando la realtà naturale dei luoghi con le voci di chi ogni giorno affronta la sete: agricoltori, imprenditori, funzionari regionali, famiglie, tecnici, attivisti. Le immagini mostrano bacini svuotati, terre arse, silenzi densi. Ma il documentario non si limita a osservare: interroga la storia idrica della Sicilia, scava nelle responsabilità di lungo corso.
Nessuna voce spiega tutto. Ma tutte, insieme, aprono una domanda. Il film si costruisce per frammenti che si incastrano: testimonianze, dettagli, assenze. Lo sguardo non invade: osserva. Si muove tra gesti, vuoti, linee di costa ritirate. Il paesaggio diventa soggetto, il silenzio prende parola. Le immagini non solo illustrano, ma evocano per raccontare, lentamente, una crisi collettiva.
Dry Sicily è un film sulla sete fisica, materiale, sistemica ma anche sull’attesa, sulla trasformazione e sulla vulnerabilità. Un documentario che riguarda la Sicilia, ma parla del Mediterraneo. E di noi tutti.

