Quattro itinerari per passare delle vacanze pasquali all’insegna dell’ambiente

Emergenza rifiuti, degrado, immondizia: queste sono i termini che definiscono tutta la zona campana in questo periodo, ma non solo, e sicuramente non senza motivo.

La situazione è grave, la nostra regione così ricca dal punto di vista artistico e paesaggistico sta rischiando di perdere quelle caratteristiche che la rendono davvero unica al mondo e che molto spesso mettiamo nel dimenticatoio. Ed è per non dimenticare le nostre emergenze paesaggistiche e artistiche, in questo caso positive, che il mensile di Legambiente “La nuova ecologia” ci presenta quattro itinerari tra arte e natura da tener presenti se non si hanno ancora le idee chiare per la scampagnata tipica della Pasquetta.

Incominciamo il nostro percorso: per chi non vuole allontanarsi troppo dalla città, Napoli non offre solo smog e confusione, ma anche un grande parco, quello di Capodimonte, che ospita l’antica reggia di Carlo di Borbone. L’articolo di Carmine Maturo ci illustra il percorso davvero suggestivo che si deve attraversare per raggiungere il più grande polmone della città partendo da via Foria, seguendo la salita montagnola e poi le scale di salita Moiariello che conservano ancora un carattere di tipo agreste e di borgo isolato.

Ma per i più avventurieri non può non mancare un itinerario nel cuore del parco del Cilento, dal clima mite e ospitale, con coste dal mare cristallino e con località insignite delle “Bandiere blu” del Touring Club italiano e dalle “Vele” di Legambiente. Tuffandoci nel passato greco grazie ai favolosi templi di Paestum, il percorso inizia all’insegna della storia e continua così anche a Castellabate, antico borgo medioevale incluso nell’Area Marina Protetta. Percorrendo la costa si arriva poi ad Acciaroli, località nota per il suo porto ma soprattutto per aver ospitato e forse ispirato lo scrittore Ernest Hemingway ; infine arriviamo a Camerota, ricca come le altre località in macchia mediterranea ma soprattutto incorniciata da un suggestivo paesaggio roccioso.

Vicino al napoletano l’area flegrea con la città di Pozzuoli offre una buona combinazione di storia e mito grazie all’area archeologica rappresentata dal Macellum o Tempio di Serapide e dall’anfiteatro Flavio, ma soprattutto grazie al vulcano ancora attivo della Solfatara dove è presente un’intensa attività fumarolica che la fece identificare dagli antichi come una delle bocche dell’inferno.

Infine per i buongustai non può mancare un itinerario all’insegna dei prodotti tipici, in questo caso vini di origine controllata nel cuore del parco dei Monti Lattari, che annovera tra le sue perle Amalfi, Postano, Ravello, Maiori e Vietri sul mare. Questa zona rappresenta benissimo una di quelle emergenze ambientali da tutelare e difendere; come spiega infatti la presidente del parco Anna Bavarese, intervistata da Francesco Perotta, si deve prestare attenzione al problema del fattore turismo che da un lato affolla le città costiere, ma dall’altro penalizza i paesi all’interno e favorisce la speculazione edilizia.

Quattro itinerari quindi da riscoprire per ridare un minimo di dignità a questa regione martoriata dalla perenne emergenza e per passare delle vacanze pasquali diverse, sempre nel rispetto dell’ambiente.

L.S.