“Un modo per spiare nelle case e nelle famiglie alla ricerca di stili di vita sostenibili”. Questa è la rubrica Mamme e Papà Green secondo Silvia Musso, la redattrice di Econote che la cura da un anno e mezzo.
Silvia, quando e come è nata questa rubrica?
Era l’aprile 2012. Per me è stato il canale per andare alla ricerca di esperienze di sostenibilità in tutta Italia.Quando ho iniziato a scrivere per Econote, ero diventata da poco mamma e avevo lasciato la città per andare a vivere in campagna, in un piccolo comune nelle colline del Monferrato. La passione per l’ambiente e la sua tutela hanno caratterizzato la mia formazione, ma è stato solo con queste svolte nella mia vita che ho iniziato davvero a pensare alla mia impronta ecologica e a come cercare stili di vita più sostenibili.
Quali sono le storie che racconti nella tua rubrica?
Cerco di “scovare” genitori che hanno fatto di ecologia e sobrietà le parole chiave della loro esistenza. Li intervisto e poi riporto le loro esperienze perché possano diventare esempi da seguire per altre famiglie. Spesso mi accorgo come scelte ambientali si coniughino bene anche con una sostenibilità di tipo economico e sociale.
Ti ricordi qual è stato il primo articolo che hai pubblicato o il primo tema trattato?
Lo spazio è stato inaugurato con un articolo sulla riduzione dei rifiuti e sui pannolini lavabili. D’altra parte in quel momento ero proprio alle prese con i mille cambi!
Un argomento a cui sei particolarmente legata e di cui spesso hai parlato?
Sicuramente l’alimentazione, sempre partendo dalla mia esperienza di mamma. Parte di una corretta e sana alimentazione è l’acqua. Meglio comprare l’acqua in bottiglia magari quella con disegnata sull’etichetta una bella fonte di montagna e l’immagine di un bimbo che sorride o fidarci dell’acqua pubblica che arriva direttamente dal nostro rubinetto? La risposta è stata data da un esperto, un pediatra e papà.
Si parla solo di mamme? E i papà?
Ai papà cerco di prestare una particolare attenzione. Alcuni dei post che hanno avuto maggiore successo avevano proprio loro come protagonisti. Ricordo la doppia intervista a due papà che utilizzano la bici come mezzo di trasporto per sé e i propri figli in città come Torino e Roma. Ma i papà sono anche fondamentali nei primi momenti di vita di un figlio come ho cercato di descrivere in un articolo sul contatto pelle a pelle tra papà e neonati. Quest’ultimo articolo si collega ad un altro filone che ho cercato di approfondire: il recupero di approcci più naturali alla genitorialità. In questa direzione sono andati articoli dedicati all’allattamento al seno, ai bisogni del neonato e al parto domiciliare, pratica ancora poco diffusa nel nostro paese, ma sostenuta da molti genitori e ostetriche.
Nella tua rubrica non mancano temi delicati e di attualità.
Oltre a presentare pratiche quotidiane di sostenibilità, negli ultimi mesi ho anche cercato di approfondire temi legati all’attualità. Colpita dalle manifestazioni a Taranto contro l’Ilva ho avuto modo di conoscere e intervistare una referente del Comitato Donne per Taranto, Ornella Tarullo. È iniziato così un altro viaggio alla ricerca di mamme che combattono per la salute dell’ambiente in cui vivono e dei propri figli. Esperienze di questo genere ce ne sono in tutta Italia come dimostrano interviste recenti a Stefania Baiguera di Brescia a e alle Mantua Mothers di Mantova.
Cos’hai in serbo per il futuro? Cosa leggeremo il lunedì su Econote.it?
Vorrei buttare lo sguardo anche oltre i confini nazionali. Mi piacerebbe riportare esperienze di genitorialità di culture diverse dalla nostra dove la natura viene messa al centro. Argomenti che da tempo avrei voluto approfondire sono il telelavoro come scelta sostenibile dal punto di vista ambientale e che permette una maggiore conciliazione casa-lavoro e il co-housing come condivisione di spazi e saperi tra famiglie. Il mio desiderio è quello di rendere la rubrica sempre più interattiva. Un modo per rispondere a dubbi e domande o per ricevere suggerimenti, consigli o spunti di approfondimento.
E voi lettori di Mamme e Papà green, cosa vorreste leggere?
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