#IWONTSTOPTHEMUSIC è il progetto artistico che la Gallery di MArte ha dedicato alla Musica.
Nasce in collaborazione con il Capo Mannu sup tour e il batterista, cantante e compositore statunitense Mike Terrana, sotto la direzione artistica di Antonio Carlo Falchi e Michele Ardu, “Fotografo della Musica”. Mike Terrana è l’anima e la voce del progetto.
La sua musica si lascia guidare dall’istinto di una professionalità maturata in 40 anni di carriera, con uno stile originale che contamina melodie e ritmi di generi differenti con un sostrato musicale rock e metal. La sua batteria diventa allora un grande spartito con cui dirige la sintesi concettuale delle venature musicali d’ispirazione eclettica.
IL PROGETTO
#IWONTSTOPTHEMUSIC è il suo attuale imperativo categorico in opposizione al momento storico che stiamo vivendo: tempi di crisi economica, di censura e distanziamento sociale che hanno relegato l’individuo in un angolo domestico, privandolo della libertà, dell’aria, dell’esperienza diretta della realtà esterna, ormai divenuta “intoccabile”, e della propria integrità mentale, costantemente esposta ai bombardamenti mediatici di un’informazione distruttiva, contraddittoria e fuorviante. Tempi di lutto e desolazione che continuano a lasciare il segno e sembrano impedire la ripresa di una vita normale e serena.
La musica ci salverà?
Solo la Musica, con la sua discreta astrazione simbolica e la sintesi evocativa, riesce a esprimere con immediatezza l’intensità delle emozioni e a parlare direttamente al cuore, dal cui ritmo trae origine. Col suo linguaggio primordiale è capace di sciogliere le tensioni e alleviare l’inquietudine per riappacificare i sensi. Non si può fermare la Musica e interrompere il continuum col passato. La Musica ha accompagnato la storia di tutti i popoli della terra e continua a farlo in tempi di coronavirus, anche se il comparto musicale risulta gravemente indebolito. L’invito all’azione rivolto ai musicisti e ai professionisti del settore ha l’intento di risvegliare le coscienze per raccogliere le forze e liberare il potenziale creativo, senza farsi scoraggiare dal lungo periodo di inattività forzata e dalla distanza fisica del pubblico. È un invito a trasformare l’assenza in essenza. È altresì una sfida a creare e diffondere la propria opera d’arte per realizzare insieme un Museo ideale della musica, in cui la sovrapposizione delle esecuzioni riesca a sublimare un’esperienza estetica totalizzante.
Per Mike non è importante il luogo in cui si compone, quanto il “continuare a suonare, continuare a creare, perché il Mondo ha bisogno della Musica, il Mondo ha bisogno dell’Arte”. Mike Terrana, portando all’estremo le regole del distanziamento sociale, si è isolato in una delle località più remote della Sardegna, nella Penisola del Sinis, quasi un’isola nell’isola. In quella piccola realtà, lontana dalle grandi rotte turistiche ma fertile di storia e di cultura millenarie, Mike ha sperimentato l’interazione dei linguaggi e degli strumenti dell’arte.
È diventato parte di un’installazione artistica che si integra coi colori musicali dei diversi ambienti naturali, dal blues marino al jazz della macchia mediterranea, mentre i valori formali mutuati istintivamente dagli elementi trasformano le Performances in estensioni sensoriali di mare e vento, di alba e tramonto. La Musica è vita. Non si può fermare la Musica come non si può fermare il battito della vita. Continua a scorrere, anche se deve cambiar pelle per rigenerarsi e adattarsi alla nuova realtà. Continua a riavvolgersi su se stessa, in un vortice che ci insegna ciclicamente a sopravvivere e a superare i momenti di difficoltà, col tempo, nel tempo, con ritmo. Hanno fermato gli spettacoli ma non possono fermare la Musica.