“La transizione va oltre il concetto consolidato di ecologia; è una transizione globale, antropologica. L’ecologia non va pensata solo dal punto di vista dell’ambiente, ma come ecologia della mente, della società. Non abbiamo molto tempo, stiamo discutendo di misure importanti che impegnano le più grandi società del pianeta a uno sforzo enorme per i nostri figli, quelli che ci sono già. Non bisogna fermare il progresso, perché altrimenti regrediremmo, ma in nome del progresso non si può fare tutto. Il vero obiettivo della transizione è la correlazione tra la salute del pianeta, la salute delle persone e una società giusta”.
Così il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani nel suo intervento di apertura della Conferenza Preparatoria “Verso la Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Insieme per il futuro, un rilancio sostenibile per l’Italia” che si è tenuta nei giorni scorsi in modalità digitale e ha visto il coinvolgimento di oltre 180 associazioni rappresentate dal Forum per lo Sviluppo Sostenibile, oltre che di tutte le Istituzioni centrali e locali impegnate nel processo di attuazione e revisione dellaStrategia e di cinque aziende in rappresentanza del mondo dell’imprenditoria.
La Conferenza, organizzata nell’ambito del Progetto CReIAMO PA, è stato il primo degli appuntamenti pubblici che accompagneranno, sino alla Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di fine anno, il processo di revisione triennale della SNSvS, la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata nel 2017 su proposta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per dare attuazione all’Agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile.
Un percorso che si avvale della collaborazione della Commissione europea e dell’OCSE grazie al progetto “Policy coherence for sustainable development: mainstreaming the SDGs in Italian decision making process”, finanziato dalla DG Reform nell’ambito del Programma di Supporto alle Riforme Strutturali 2017-2020 e finalizzato a definire un Piano nazionale per la coerenza delle politiche.
L’incontro si è sviluppato in due giornate e tre sessioni tematiche che hanno dato la possibilità di aprire un confronto costruttivo sul tema della sostenibilità tra istituzioni – nazionali, regionali e locali – e tra istituzioni e società civile, con particolare attenzione ai giovani e alle imprese. Durante i lavori, difatti, si è discusso delle proposte emerse dal coinvolgimento degli attori non statali,sono state condivisele esperienze portate avanti a livello territoriale da istituzioni, enti di ricerca e stakeholders e, soprattutto, sono state rilanciate le politiche per lo sviluppo sostenibile in Italia.
La prima Sessione, dal titolo “Sostenibilità È Futuro. Il Forum per lo sviluppo sostenibile: la società civile e le istituzioni insieme per il rilancio”, ha visto i Gruppi di Lavoro del Forum Nazionale presentare gli esiti delle attività svolte nel 2020 restituendo, alle istituzioni, le proprie istanze nell’ambito della revisione della SNSvS, anche attraverso il focus “La coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile”, in cui si è discusso della definizione del Piano di azione per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile.
Durante i lavori della seconda Sessione dal titolo “Sostenibilità È Giovani. Le rappresentanze giovanili nei processi decisionali” il centro della discussione è stato il tema del coinvolgimento delle nuove generazioni nei processi decisionali con un focus sul rapporto tra “Sostenibilità, imprese e giovani”.
Nella seconda giornata si è tenuta la sessione conclusiva della Conferenza Preparatoria dal titolo “Sostenibilità È Coesione Territoriale. I territori come chiave per l’attuazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile”, incentrata sul tema della “territorializzazione” degli obiettivi di sviluppo sostenibile con il coinvolgimento delle Regioni, delle Province Autonome, delle Città Metropolitane nei processi di definizione delle strategie di sostenibilità locali.
Il primo appuntamento di costruzione del percorso verso la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile si è concluso da parte del MITE definendo un approccio sempre più connotato nell’ottica di una transizione ecologica della società e dell’intero Sistema Paese con l’obiettivo di sviluppare cambiamenti efficaci e sostenibili attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dell’intero territorio nazionale, delle differenti generazioni e dei diversi attori istituzionali coinvolti.