Le pile sono rifiuti speciali: come devono essere smaltite?

Le pile sono una grande risorsa in quanto permettono di alimentare piccoli dispositivi senza doverli collegare alla corrente elettrica. Se correttamente smaltite, consentono inoltre di ricavare, grazie ai processi di riciclo, un’elevata percentuale di materiali da riutilizzare per la produzione di nuove pile o altri oggetti, favorendo così un’economia di tipo circolare, la quale porta con sé numerosi vantaggi, non ultimo un maggiore rispetto per l’ambiente.

Sono proprio i materiali da cui sono composte che le fanno classificare come “rifiuti speciali”, ossia rifiuti che, se abbandonati nell’ambiente, potrebbero risultare dannosi per il pianeta e i suoi abitanti, essere umano compreso, e che, proprio per questo motivo, devono essere conferite in contenitori appositi.

In commercio è possibile trovare pile di vario genere, le quali si differenziano per dimensione, forma e composizione chimica.

Tra le più comuni vi sono ad esempio le batterie torcia, le classiche stilo oppure le piccole batterie aaaa, note come microstilo.

Questi piccoli dispositivi sono stati sviluppati per ottenere energia elettrica a partire dall’energia chimica; quest’ultima si genera al loro interno e deriva dai processi di ossidoriduzione dei materiali con cui sono fabbricati.

Se analizziamo ad esempio le caratteristiche di una tipica microstilo aaaa alcalina illustrate sul sito di RS, vediamo che essa permette di avere a disposizione una potenza pari a 1,5 Volt, una capacità che varia dai 500 ai 600 mAh e una bassa velocità di scarica. La potenza, elevata rispetto alla piccola dimensione, deriva dall’utilizzo di zinco, manganese e grafite, materiali che consentono di ottenere celle galvaniche ad alta densità. Per avere a disposizione pile aaaa di alta qualità, puoi acquistarle qui, scegliendo tra le migliori disponibili sul mercato.

Le pile, usa e getta o ricaricabili, vengono utilizzate per alimentare vari tipi di dispositivi, come telecomandi, sveglie, macchine fotografiche, mouse e altro ancora.

Appartenendo alla categoria dei Rifiuti Speciali, abbreviata con rs, le pile non possono essere gettate insieme ai rifiuti non recuperabili e non devono mai venire gettate in un prato, in un corso d’acqua o, più in generale, abbandonate nell’ambiente.

Quando sono scariche, devono dunque essere conferite negli appositi raccoglitori, dislocati in vari punti delle città, specialmente in prossimità dei centri commerciali, oppure possono essere portarle direttamente alle isole ecologiche. In alternativa, è possibile consegnarle ai rivenditori autorizzati alla raccolta, i quali provvederanno a smaltirle nel modo corretto.

Tutte le pile, a partire dalle piccole batterie microstilo aaaa fino a quelle di grandi dimensioni, possono essere riciclate. Sottoposte a specifici trattamenti, svolti in totale sicurezza al fine di preservare l’ambiente e i lavoratori, consentono di recuperare ben il 60% dei materiali di cui sono composte e tra i quali è possibile trovare, a seconda della tipologia e del gruppo di appartenenza, zinco, ferro, cadmio, mercurio e manganese.

Gli elementi recuperati vengono reintrodotti nel ciclo produttivo, consentendo di ridurre l’emissione di CO2 e l’inquinamento ambientale, nonché di utilizzare in modo più consapevole e mirato le materie prime.