La casa editrice Neo Edizioni, con la sua collana di fumetti inaugurata un anno fa, non sta sbagliando un colpo. La conferma arriva con questo Abbà Padre, sofferta e stratificata autobiografia dell’autore Roberto Battestini, uscito a inizio novembre.
Il volume, che è un graphic novel dal tratto molto bello e dai colori delicati, appassiona sia per la trama che per lo stile. La storia è, in breve, il racconto autobiografico della famiglia dell’autore, la “Banda Battestini” una banda criminale nata a Pescara e attiva dalla fine degli anni 70 all’inizio degli anni 80.
L’autore ci parla della sua vita: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità. Di Rolando e Pasquale, i suoi fratelli e membri della Banda. Ma soprattutto Roberto Battestini in Abbà Padre riflette sul proprio rapporto con il padre, una figura ambigua e sfuggente e, soprattutto, patriarca di questa famiglia dal vissuto così tragico.
Si tratta a tutti gli effetti di una sorta di sofferta, delicata e a tratti addirittura ironica autoanalisi a fumetti. L’autore mescola diversi piani e toni, regalando un lirico racconto familiare.
Chi è Roberto Battestini
Davvero molto bello e ricco il tratto artistico di Battestini, che nel corso della sua carriere ha scritto e disegnato molteplici storie. Dal suo sito ufficiale apprendiamo: “Mi chiamo Roberto Battestini, ho scritto, tradotto e disegnato fumetti dai primi anni novanta per Comix, Lupo Alberto, Totem e Blue. Ho vinto il premio Forte dei Marmi per il giornalismo disegnato nel 1996.
Nel 1997 ho pubblicato Peluche sullo stomaco con Castelvecchi, unico libro a fumetti della collana di saggistica “contatti”.
In seguito a una scelta personale, dal 2000 ho creato la collana Catecomics per la EDB di Bologna, con la curatela di Mara Scarpa. Nel 2009 è uscito con Bottero Editore il graphic novel Fratelli, che ha ottenuto una nomination al Napoli Comicon per la miglior sceneggiatura. Ho vinto numerosi premi e riconoscimenti e ho partecipato a diversi festival letterari come ospite, non ultimo il festival PordenoneLegge nel 2019. Nel 2018 per le edizioni 001 ho pubblicato A caro sangue; quest’ultimo è collegato al mio romanzo a fumetti, Abba Padre, che ne è la naturale continuazione e uscirà a settembre del 2022.”
Il fumetto pubblicato da Neo Edizioni è davvero originale, perché non capita tutti i giorni di avere un fumettista, un artista di grande spessore, che sia anche il fratello di due criminali. Così è invece per Roberto, che ha come fratelli Pasquale e Rolando, due membri della “Banda Battestini” che ha imperversato in Italia compiendo omicidi e rapine. Ma non solo, Roberto ha anche un padre, una figura così ingombrante, che dopo la morte prematura dei due figli criminali, riversa su di lui soltanto aspettative e nevrosi. Un uomo burbero e potente, con cui non ha mai smesso di confrontarsi, e dal cui confronto deriva il suo essere attuale. Come si legge nella quarta di copertina, “Riuscirà il protagonista a perdonare il padre, ormai vecchio, e soprattutto a perdonare se stesso, occupando finalmente un posto nel mondo?”
Ma cosa significa Abbà?
È un termine, che si può tradurre come papà, usato in “ambito giudaico antico per rivolgersi in maniera informale al padre”, ci dice Wikipedia. Deriva dall’aramaico, è usato in ambito religioso, nella Bibbia, per riferirsi al Dio Padre.
E Battestini riflette e affronta in questo bel volume la sua figura paterna, il suo padre con cui ha una complessa relazione: e così la narrazione sulle tavole va avanti e indietro nel tempo, tra passaggi lirici e momenti più leggeri, permettendo di conoscere la storia drammatica e originale di tutta la famiglia.
Questo è un volume che ha sicuramente riferimenti importanti (su tutti mi viene in mente Blankets di Thompson) e riesce a raccontare una vita, anzi più vite, scavando nelle pieghe dell’animo umano, offrendo una storia umana di misericordia e redenzione.
Molto belle e toccanti anche le parole di Stefano Redaelli, altro autore Neo, nella postfazione:
In Abba padre c’è da assumere la croce, come Cristo, da combattere con l’angelo, come Giacobbe, da sacrificare e salvare il figlio, come Abramo, c’è un padre da cui salvarsi e da salvare. C’è il rapporto con le radici (il sangue versato in passato, che attraversa le generazioni e nutre l’albero di linfa mortale), con i rami (le potature della malattia, della morte), con i frutti (da cui l’albero si riconosce).
Come uno scriba che “estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”, Roberto Battestini si immerge con coraggio nella sua storia familiare per “andare a fondo”, scoprire la verità di cui è figlio, nipote, fratello, padre; verità che duole, spaventa, illumina: che può rendere liberi.
Andare a fondo, certo, sarebbe un motivo più che dignitoso per raccontare.
Ma cosa vuole davvero l’autore? Mi sono chiesto mentre leggevo.
Vuole fare i conti con il padre e con Abba Padre?
Vuole assolvere ed essere assolto?
Vuole misericordia (da dare e ricevere)?
Vuole guarire?
Forse non vuole nessuna di queste cose nello specifico, e tutte al contempo.
Questo nuovo volume Neo Edizioni è dunque una edizione davvero pregevole, un vero e proprio romanzo autobiografico a fumetti, denso e stratificato. Da leggere, assaporare tavola dopo tavola, per uscirne scossi, arricchiti, commossi.