Basti pensare che ancora oggi, 13 maggio, il Corriere del Mezzogiorno on line continuava – dopo quasi 10 giorni – a parlarci dei super seni della modella sui manifesti pubblicitari di Fuorigrotta. Bastava spostarsi di pochissimo per cercare di fare un servizio giornalistico più serio. A poche decine di metri di distanza, accadeva un altro gesto di
Ecco come appariva via Cumana, una stradina laterale di via Caio Duilio, appena dopo pranzo. Un gruppo di persone esasperate dalla montagna di rifiuti che occupava gran parte della carreggiata, ha pensato bene di sparpagliare tutto il resto ovunque, impedendo completamente il transito alle auto. Poi, non contenti, in tre-quattro hanno attraversato la strada e completato l’opera, trascinando tre cassonetti rovesciandoli su via Caio Duilio, ostruendo quasi completamente il passaggio.
E così, per quasi due
Una decina di minuti dopo, il primo agente della Polizia Municipale. Afflitto, ha osservato lo scempio appena compiuto sulle due vie e ha aspirato con sconforto le ultime boccate della sua sigaretta.
Le automobili continuavano ad aumentare, una colonna sempre più lunga di mezzi clacsonanti ed esasperati. All’agente si è poi affiancata una pattuglia della polizia, una moto dei falchi, qualche vigile ur
Il traffico sempre più congestionato, rendeva la scena quasi surreale. Le forze dell’ordine impotenti, fin quando non è venuta anche una macchina dell’ASIA e si è provveduto a spostare almeno quei tre cassonetti dal centro della strada.
Ecco, finalmente libero il passaggio, almeno su via Caio Duilio in direzione viale Augusto. Per via Cumana, invece, ancora montagne di munnezza sparse ovunque. Ho chiesto ad un agente lì sul posto quando sarebbero state tolte, chi avrebbe provveduto. “Stiamo facendo il possibile”, mi ha detto. Aspettavano una ruspa che potesse toglierli dalla strada. Entrambi, ci siamo salutati sconfortati.
(Corriere del Mezzogiorno)
A.B.
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