Chiaiano, alle porte di Napoli, è nota per gli scontri del 2008 fra le Forze dell’Ordine e i cittadini della zona che non volevano una discarica nel bel mezzo delle case, sopra una falda acquifera e a pochissima distanza da uno dei poli ospedalieri più grandi del Mezzogiorno.
E’ veramente un limite fra la città e la popolosa ed estesa provincia, da quelle parti un passo in più e sei a Mugnano, un altro passo e sei a Marano e così via. Sono tanti comuni appiccicati l’uno all’altro con pochi bus sempre pieni che trasportano studenti e lavoratori alla metropolitana, di Chiaiano appunto. E da lì verso il centro della città. Da quelle parti ogni piccolo paese, ogni comune ha una sua produzione tipica, ha delle sue peculiarità.
Marano ad esempio – paese natale della mia mamma – ha una lunga tradizione di uomini e donne che si tramandano l’arte intrecciare le trame dei cesti. Una tradizione che si sta cercando di recuperare per mano di associazioni composte da ragazzi e volenterosi.
Noi siamo così, ci teniamo alle radici, siamo legati al nostro passato.
Chiaiano invece è in festa per la tradizione delle ciliegie. Rosse, grosse e succose.
Sabato e domenica (25 e 26 giugno) dalle ore 18:00 alle 24:00 presso il Parco Cupa Spinelli di Chiaiano.
L’evento mira a sostenere le tante risorse che offre il territorio proponendo antichi sapori con prodotti nostrani unitamente a spettacoli di musica e varietà. Le ciliegie, immancabili protagoniste, saranno valutate da una giuria che al termine della manifestazione eleggerà le migliori. Anche gli stand concorreranno per contendersi il titolo del più bello. Accanto ai prodotti agroalimentari sono contemplati vari prodotti di artigianato alcuni dei quali realizzati entro un’ottica di totale riciclo.
I visitatori saranno condotti attraverso un percorso che vuole preservare la tradizione rivista grazie alle idee e all’impegno dei giovani dell’Associazione ”Platea Nova” e della cooperativa “ProGreen” ma soprattutto grazie al fondamentale e costante lavoro degli imprenditori agricoli di Chiaiano, i quali mantengono viva la tradizione dell’agricoltura del nostro territorio.
Senza contare che quando si parla di cicliegie, una tira l’altra.
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