L’arte pubblica sui muraglioni del Tevere: “Triumphs and Laments”

Ricordate… qualche tempo fa abbiam parlato di una tecnica di bio-pulitura delle opere d’arte molto interessante e innovativa.
Oggi di nuovo ritorniamo a parlare di monumenti e di pulizia, il metodo utilizzato è diverso, ma lo scopo è lo stesso: VALORIZZARE E MANUTENERE I NOSTRI MONUMENTI!

L’artista chiamato in causa di oggi è il sudafricano William Kentridge, egli infatti attraverso un tipo di pulitura chiamata selettiva, utilizza semplicemente l’acqua che gli permette di eliminare la patina di smog e la pellicola biologica accumulatasi sulle superfici, una delle cause di degrado degli edifici e delle opere in generale.

Questa tecnica di pulizia, usata spesso nel restauro, si trasforma in arte, ARTE PUBBLICA (sostenuta da Tevereterno Onlus), spesso confusa con la street-art,  che ingegnosamente utilizzata  permette di pulire disegnando!
Tecnica che verrà realizzata a Roma quest’anno, sui muraglioni del Tevere compresi tra ponte Sisto e ponte Mazzini,  già ideata e utilizzata dall’artista statunitense Kristin Jones nello stesso luogo nel 2005.

01Luminalia

Kentridge, sotto la direzione artistica di Kristin Jones infatti, creerà più di novanta grandi figure, alte fino a nove metri, protagoniste di un racconto epico in cui prenderanno forma i trionfi e le sconfitte dell’umanità, dall’età del mito fino alla vicende del presente.

150025450-a68a992d-5388-4856-bd4f-327eaa29536e
fonte: repubblica.it

Le-prove-tecniche-per-lopera-di-Kentridge

Questo determinerà la riqualificazione in parte delle sponde del Tevere, scarsamente manutenute, dalle acque alle banchine, non dimenticando le piste ciclabili. Inoltre la tecnica compatibile con la tutela dei monumenti storici consente di non alterare le caratteristiche chimico fisiche del travertino. L’opera realizzata sarà essa stessa destinata a una progressiva scomparsa: negli anni i nuovi strati di smog e di materia biologica si accumuleranno sui muraglioni, lasciando sbiadire le immagini.

UN’ARTE CHE CELEBRA L’ARTE E NON IL PERPETUARSI SE NON NEL RICORDO.

L’opera è una delle più imponenti che l’artista abbia mai realizzato, lunga 550 metri, intitolata “Triumphs and Laments”: un landmark di grande impatto, che tutti potranno ammirare dalle banchine lungo il fiume così come dal livello del Lungotevere.

La riqualificazione delle nostre città passa anche attraverso interessanti progetti, proprio come questo!