Lockdown, problemi per il comparto fiori e piante

Sono oltre 10mila gli eventi o le cerimonie annullate a causa delle restrizioni da pandemia di Coronavirus. E adesso che restano gli obblighi di distanziamento sociale e il divieto di assembramento per proteggerci dal contagio da Covid-19 alcuni settori soffrono più di altri e non riescono a ripartire.

Il settore dei fiori e delle piante in Campania soffre la mancanza di matrimoni, compleanni, battesimi, inaugurazioni. Il florovivaismo stenta ad uscire dal lockdown perché non può programmare la produzione e quindi la ripresa. Alcune celebrazioni sono riprese ma con grosse restrizioni e dove è possibile le persone, come i futuri sposi, hanno preferito spostare la data delle nozze anche di un anno, dopo aver aspettato tanto il 2020.

Abbiamo bisogno di conoscere quanto prima le regole per la ripartenza degli eventi, che per il 2020 sono completamente azzerati. L’assenza di cerimonie, matrimoni, feste e eventi si sta facendo sentire e non poco sul nostro comparto. Perdite che si stanno sommando a quelle già registrate durante la quarantena, con imprenditori e cooperative costrette a mandare al macero il 100% della produzione” – spiega Vincenzo Malafronte, presidente del Consorzio Produttori Florovivaisti Campani.

Un volume d’affari sensibilmente ridotto, basti pensare che tra eventi e cerimonie sono circa 10mila gli appuntamenti saltati solo in Campania e una ripresa che stenta a trovare un orizzonte, come confermato anche dal settore dei flower design che rilancia l’appello dei florovivaisti. “Chi considera che nel 2021 avremmo il doppio del lavoro perché dovremmo recuperare i matrimoni e le cerimonie saltate quest’anno fa un grosso errore di valutazione. Anzi paradossalmente potremmo trovarci con un settore ingessato e senza approvvigionamenti. Con l’aggravante di dover comprare dall’estero non aiutando certo il comparto made in Italy. Questo è un momento particolare e dobbiamo ripensare al comparto per questo abbiamo bisogno quanto prima delle nuove linee guida. Senza una visione e una programmazione rischiamo un vero dramma sociale per il nostro comparto” – dichiara Massimo Iodice di Flover.

La Regione Campania, dal canto suo, fino ad ora si è mossa con misure ad hoc (finanziamento da 10 milioni di euro), ma quello che manca è una visione nazionale del comparto: “L’Olanda ha affrontato la crisi Covid-19 con finanziamenti improntati a mantenere una leadership di mercato, intervenendo sul mancato fatturato delle imprese. In Italia il Governo non ha ancora calibrato sulle nostre reali necessità i provvedimenti volti a sostenere la liquidità. Oggi abbiamo bisogno di misure certe che ci permettano di ricominciare a lavorare e produrre” – conclude Malafronte.

Che cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Fiori e piante, soprattutto piante da poter curare in casa e sul balcone sono sempre un gesto gradito. In molti abbiamo riscoperto gli spazi all’aperto delle nostre case durante la quarantena: finestre, balconi, terrazzi, giardini ma anche l’orto (ecco come farlo sul balcone in 10 mosse) e può essere una buona occasione di sostenere un settore che ha bisogno del nostro aiuto anche acquistar e una piantina da mettere sul davanzale. Il verde fa bene a tutti.