Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti: incontri e approfondimenti online a Fa’ la cosa giusta! 2020 Edizione speciale, fino al 29 novembre

Per la Settimana Europea della riduzione dei rifiuti Fa’ la cosa giusta! in programma online fino al 29 novembre dedica incontri e approfondimenti sul tema.

Gli incontri saranno trasmessi in streaming su falacosagiusta.org, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Fa’ la cosa giusta!, mentre i webinar, tutti gratuiti su iscrizione, si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Tra gli incontri segnaliamo:

Il progetto NoPlà, facciamo esercizio contro la plastica monouso, selezionato nell’ambito del Bando Plastic Challenge 2019 di Fondazione Cariplo, realizzato dall’Associazione Giacimenti Urbani con l’Università degli Studi Milano Bicocca e Cascina Cuccagna, che si propone di avviare sperimentazioni annuali per la riduzione della plastica monouso in quattro diversi contesti: la GDO, con la distribuzione di contenitori riutilizzabili per l’acquisto di prodotti sfusi; l’Università, con l’uso di “schiscette” lavabili; le scuole, con l’analisi dell’acqua pubblica, la distribuzione di borracce e l’installazione di erogatori; Cascina Cuccagna, dove verranno fatte emergere le buone pratiche già esistenti, analizzati i numeri relativi ai rifiuti plastici prodotti e consigliate idee pratiche per l’upgrade in termini di “deplastificazione” totale del luogo. Se ne parlerà con Donatella Pavan, presidente dell’associazione Giacimenti Urbani; Emiliana Murgia, docente e vicepreside dell’ICS Stoppani; Giorgio Magatti, Sustainability Specialist presso il Centro BASE-Bicocca Ambiente Società Economia; Gianluca Bertazzoli, amministratore di Hub15 srl, durante il webinar “Facciamo esercizio contro la plastica monouso” (27 novembre alle 18, su iscrizione, a cura dell’associazione Giacimenti Urbani).  

Si parlerà anche di progetti ambiziosi e di grande risonanza come quello di The Ocean Cleanup, ideato da Boyan Slat, un ragazzo olandese che nel 2013, a soli 18 anni, ha fondato l’associazione con l’intento di costruire una macchina capace di ripulire i mari partendo dal Pacific Trash Vortex, un enorme “zuppa di plastica” accumulata dalle correnti nell’Oceano Pacifico. Lo racconterà Francesco Ferrari, biologo marino, venerdì 27 novembre alle ore 21 all’interno dell’incontro “Zuppe oceaniche e mari acidi: le sfide per curare gli ecosistemi acquatici. Oggi The Ocean Cleanup si compone di uno staff multidisciplinare e internazionale che lavora costantemente al miglioramento della barriera raccogli plastica negli oceani e da poco ha lanciato Interceptor, un tipo di “imbarcazione fluviale” autonoma e alimentata a energia solare, costruita per la raccolta di rifiuti nei fiumi più inquinati del mondo. Insieme a lui Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano, che presenterà DESARC MaresanusDEcreasing Seawater Acidification Removing Carbon,un progetto di ricerca internazionale sull’acidificazione degli oceani.

Fra traffici illeciti di rifiuti e inquinamento industriale, negli ultimi anni l’Italia settentrionale inizia seriamente a fare i conti con l’impatto ambientale e sanitario, eredità di un secolo di sviluppo industriale ed economico insostenibile. Attraverso la fotografia di paesaggio, il giornalismo e la cartografia, Luca Quagliato, fotografo, e Luca Rinaldi, giornalista e membro di IRPI-Investigative Reporting Project Italy, racconteranno 70 casi di inquinamento nel Nord Italia da Torino a Venezia, passando per Milano, Brescia e Vicenza, tra discariche abbandonate, insediamenti industriali, quartieri costruiti sui veleni e roghi di rifiuti, a partire dal libro-inchiesta La Terra di Sotto. Viaggio nel contaminato Nord Italia il 25 novembre alle 18.

Di economia circolare e riduzione degli scarti ha parlato Daniela Ducato che da anni lavora sugli scarti di produzione e che ha contribuito alla nascita delle filiere Edizero. Architecture for Peace, industrie verdi della Sardegna, eccellenze nel campo delle biotecnologie, che tramite processi di economia circolare producono a km quasi zero. Nel tempo ha dimostrato come la soluzione sia quasi sempre negli scarti delle produzioni agricole: ad esempio i pannelli termici e acustici, prodotti da Edizero, sono realizzati grazie all’utilizzo di residui di lavorazione della canapa, del sughero e lana di pecora. Quest’ultima diventa il materiale di base per creare barriere che assorbono petrolio o altri inquinanti finiti in mare, mentre gli ingredienti delle pitture murali sono calce, terre ed eccedenze vegetali. Le filiere Edizero contano ad oggi 120 prodotti, a dimostrazione che un modello industriale diverso è possibile. Un modello dove gli scarti sono risorse e la connessione tra ricerca, innovazione, territorio e imprese crea nuove visioni sostenibili e rigenera le economie locali. (Qui potete rivedere il video dell’incontro Gli scarti sono oro. La rivoluzione di Daniela Ducato, l’imprenditrice più innovativa d’Italia).  

Lisa Casali scienziata ambientale e scrittrice, autrice del libro “Il grande libro delle bucce” (Gribaudo Editore), insieme allo chef Franco Aliberti e alla giornalista di Altroconsumo Franca Braga, ha spiegato ad esempio come utilizzare i vegetali al 100% del loro potenziale: scorze, germogli, torsoli, foglie e tanti altri “scarti” sono infatti un prezioso alleato della salute e recuperarli è un’ottima soluzione per il pianeta e per il portafogli (Qui potete rivedere il video). 

Diverse le attività anche per sensibilizzare bambini e ragazzi sul tema all’interno di  Fa’ la cosa giusta! Junior, una biblioteca virtuale che raccoglie video-letture dedicate ai più piccoli, spunti per attività pratiche e manuali, testimonianze sul sito falacosagiusta.org.

Ad esempio, chi l’ha detto che le patate vecchie non servono più a nulla? Bastano dei colori a tempera, cartoncini, bicchieri, e i tuberi si trasformano in autentiche matrici, per dar vita a una banda di simpatici animaletti. Elena Campa, artista specializzata in tecniche di stampa e autrice de La stampa fatta in casa (Terre di mezzo editore), spiegherà tutti i passaggi per imparare una tecnica originale e anti-spreco.

Per i più piccoli non potevano mancare i laboratori creativi di BIA Alla Scoperta del MATER-BI! – l’educational di Novamont che propongono attività a partire da sacchetti e bicchieri biodegradabili e compostabili. I bambini potranno imparare e realizzare una lanterna magica, oppure delle maracas utilizzando due bicchieri per il caffè e alcuni chicchi di riso, ottenendo così un vero e proprio strumento musicale. Tra le possibili creazioni anche un burattino pop-up, una barca e un porta tesori.

Chi vorrà cimentarsi con un game show per testare le proprie abilità e conoscenze sull’ambiente e sulle buone pratiche per preservarlo, potrà partecipare, sabato 28 e domenica 29 novembre alle 16, alla challenge per famiglie su iscrizioneBia e il giro del Micro Mondo in 12 giorni”, un gioco interattivo per famiglie, accompagnato da Marco&Giò, conduttori radiofonici e televisivi, attraverso la piattaforma gratuita Kahoot!. A ogni risposta sbagliata verranno fornite le risposte corrette con approfondimenti su scoperte scientifiche e  suggerimenti su come combattere le grandi sfide del nostro tempo, come cambiamenti climatici, inquinamento e sprechi. Per partecipare è necessario iscriversi. Gli incontri sono a cura di Alla scoperta del Mater-Bi! L’educational di Novamont. Il museo civico di scienze naturali “Giuseppe Orlandi” di Voghera, partecipa al progetto Fa’ la cosa giusta! Junior con 11 laboratori virtuali in cui i ragazzi (dai 7 ai 13 anni) potranno cimentarsi in attività pratiche come la creazione di un orto casalingo dove piantare legumi e di un erbario, la costruzione di mangiatoie per uccelli con una vecchia bottiglia di plastica, la realizzazione di un piccolo albero, o di api, gufi e pipistrelli con semplici materiali di riciclo. Ma anche veri e propri esperimenti scientifici come la simulazione di un’esplosione vulcanica. I video da un lato vogliono far divertire con la scienza e dall’altro intendono far conoscere la flora e la fauna tipiche del territorio dell’Oltrepò pavese. Per i ragazzi dai 14 anni ci sono i racconti virtuosi di realtà che portano avanti progetti innovativi come Rifò, brand made in Italy che produce capi e accessori di alta qualità utilizzando fibre tessili rigenerate e rigenerabili, con l’aiuto di artigiani locali. Niccolò Cipriani, founder di Rifò, spiegherà la moda circolare e sostenibile a partire da una domanda: “un paio di vecchi jeans e un maglione bucato possono avere una nuova vita?” (per ragazzi dai 14 anni). Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri mari. Nel video “Insieme per un mare libero dalla plastica!”, Silvia, responsabile dei progetti educativi di Worldrise Onlus, associazione che sviluppa iniziative di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino, spiegherà come ridurre il consumo di plastica monouso nella vita di tutti i giorni, perché anche le piccole azioni di ognuno contribuiranno a salvare i mari e i suoi esseri viventi.

Quattro i focus di questa edizione speciale:

Ecosistemi e innovazione: per parlare di tutela della biodiversità, cambiamenti climatici e al ruolo centrale che l’innovazione scientifica gioca in relazione alla natura per creare un’alleanza virtuosa capace di trovare nuove strade di sviluppo sostenibile.

Covid-19: come rileggere la società: per riflettere sul presente e iniziare a immaginare la società post-pandemia: dalle trasformazioni delle città e del tessuto sociale alla ricerca di nuovi linguaggi condivisi, con un’attenzione particolare al ruolo della comunicazione come strumento per affrontare le sfide che ci attendono.  Ripartire dai territori: per parlare di luoghi marginali e non solo, ricchi di patrimoni inestimabili, fucine di idee capaci di riattivare economie, risvegliare il turismo dolce, sostenere comunità e nuovi progetti imprenditoriali che generano sviluppo.  La settimana dei Cammini – Walk and live-Slower deeper: incontri dedicati al turismo lento per scoprire nuovi percorsi e itinerari storici, culturali, spirituali.