La Nostra Acqua

Acqua. La sostanza più abbondante e più conosciuta al mondo. È la prima formula chimica che s’impara: H2O. Di acqua siamo fatti (il 65% circa). In molte culture assume valenza sacra. Gli antichi popoli la veneravano. I Romani costruivano architetture imponenti come gli acquedotti, dove riversavano tutta la loro scienza, per poterla portare ovunque ce ne fosse bisogno. Oggi la s’imbottiglia, gasa, colora, le si danno i gusti più strani.

Le sue caratteristiche chimico-fisiche le permettono di esser un elemento naturale di più largo uso. Ottimo solvente polare, la sua forma solida (ghiaccio) possiede una minore densità dello stato liquido. Ciò è dovuto ai caratteristici legami intermolecolari: i ponti idrogeno. Questi “ponti” tengono ad una distanza tale le molecole tra loro maggiore rispetto a quando l’acqua è nello stato liquido, così che, nel ghiaccio, si viene a creare più volume (le molecole smettono di “scivolare” tra loro e si stabilizzano in una struttura rigida), diminuendo appunto la densità (che è il rapporto massa/volume). Tutto ciò fa si che il ghiaccio galleggi sull’acqua, permettendo dunque alla vita marina di continuare sotto di esso.

Non è infinita. Eppure le nostre abitudini direbbero il contrario. Dalle nubi con le piogge fino alla terra, per poi risalire di nuovo in vapore e ricadere. Così è stato fin dall’inizio della vita sulla Terra: nell’acqua ci siamo nati, letteralmente! È stata (e lo è ancora) la culla della vita, in cui un bel giorno, molecole sempre più complesse iniziarono ad interagire tra di loro, fino a formare le primordiali macromolecole, progenitori del nostro DNA. Da allora la vita ha iniziato a diventare sempre più complessa, sempre più articolata, ma mai allontanandosi dall’acqua.

Senza potremmo resistere non più di una settimana. È IL bene. “Un bicchier d’acqua non si nega a nessuno”, mi insegnarono i miei genitori. Eppure ci sono persone che muoiono per l’acqua, ancora. Ci sono paesi in cui l’acqua è valutata più dell’oro.

È dunque giusto sprecare, e adesso, privatizzare ciò che appartiene, da sempre, a tutti?