Siamo nel cuore della Sicilia orientale, in una delle città Patrimonio dell’Umanità: Scicli. In provincia di Ragusa, è un gioiello dell’arte barocca, con i suoi edifici e le sue chiese in stile, coniuga la città moderna con quella antica riuscendo a non tradirne le origini.
Questa bellissima meta è un territorio vivo di iniziative culturali e turistiche, molto interessanti anche da un punto di vista ambientale. Non solo Montalbano e la famosa serie televisiva, c’è molto di più in questa città, anche a livello di ricezione turistica.
Scicli, infatti, ha attivato un circuito virtuoso chiamato“Scicli ospitalità diffusa“, un portale dove i ristoratori e i piccoli albergatori si mettono in vetrina, mettendoci la faccia (nel senso letterale del termine), per offrire ospitalità a chi desidera visitare e scoprire questo territorio. Non solo, è anche possibile prenotare itinerari naturalistici e fare passeggiate tematiche nella natura.
Oltre a questo circuito è attivo da gennaio di quest’anno il gruppo SEM- Spazi Espressivi Monumentali, nato dall’iniziativa di un vivace gruppo di giovani professionisti, impegnati, per lavoro o passione, in attività di valorizzazione del territorio, cultura, musica e arte.
Ci racconta così l’inizio di questa bella avventura Federica Schembri, che fa parte del gruppo SEM, spiegandocene gli obiettivi:
L’intento del gruppo è quello di creare un nuovo modello turistico, sulla base della città di Scicli, adattabile anche ad altre realtà simili. L’idea è quella di creare un polo fieristico monumentale, ovvero trasformare la città (in questo caso Scicli) ed in particolare i monumenti e i palazzi pubblici, in un contenitore multifunzionale, con una identità ben precisa. Il primo “contenuto” scelto dal gruppo S.E.M. è il vino, e da qui nasce Rubino.
Si è infatti appena conclusa la prima edizione di “Rubino | Rotte del Vino”, ecoevento organizzato da SEM, in cui oltre 500o visitatori hanno potuto apprezzare la bellezza dell’antico Convento della croce, al cui interno sono state collocate oltre 100 etichette di vino e punti di ristoro con prodotti tipici.
Perché si è trattato di un ecoevento?
“Un punto che accomuna i componenti del gruppo S.E.M. è l’attenzione per l’ambiente. Promuovere il proprio territorio e i prodotti della propria terra, quindi il km 0, è uno dei primi passi per un ambiente più pulito. La scelta di creare un evento di massa dislocato nel centro storico è un invito a camminare a piedi e godersi il panorama. Abbiamo messo a disposizione dei turisti delle biciclette. Il convento della Croce, sede dell’Expo dei vini, era raggiungibile esclusivamente con il bus navetta, o a piedi o in bicicletta. Tra le altre scelte fatte, abbiamo utilizzato esclusivamente stoviglie compostabili e abbiamo promosso la raccolta differenziata. Non abbiamo raggiunto dei grandi obiettivi, ma ci stiamo lavorando!”
La strada è tracciata, e se non siete ancora stati a Scicli, beh bisogna rimediare al più presto!
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