Il 30% degli uomini dichiara di non lavarsi le mani dopo essere stato in bagno. Per le donne la percentuale scende al 20% e c’è da immaginare che per entrambi i generi la realtà sia un po’ diversa. Nonostante il fatto che un semplice gesto come quello di lavarsi le mani possa prevenire influenze, raffreddori e – secondo gli esperti – vari tipi di epidemie.
In cima alle raccomandazioni delle organizzazioni mondiali a contrasto di malattie killer in tutto il mondo c’è una semplicissima regola: lavarsi le mani.
«Il semplice gesto di lavarsi le mani con il sapone è uno dei modi più efficaci per salvare la vita di un bambino» ha dichiarato Sanjay Wijesekera, Responsabile per i programmi idrici e igienici (WASH) dell’UNICEF.
Agli albori della medicina era poco diffusa l’abitudine di lavarsi le mani. I medici passavano da cadaveri a partorienti. Bastò che un medico ostetrico ungherese Ignaz Philipp Semmelweis imponesse una scrupolosa pulizia delle mani agli studenti di medicina per far crollare dal 12,2% allo 0,5% l’indice di mortalità per febbre puerperale. Per questo motivo Semmelweis fu soprannominato il “salvatore delle madri”.
La sua era un’osservazione empirica ma giusta: a quel tempo infatti i medici e studenti non usavano i guanti e passavano dalla sala delle autopsie alla sala parto senza mai lavarsi le mani. Un’intuizione semplice, ma i colleghi la presero come un insulto e un grave affronto. Il medico ungherese venne osteggiato e costretto a lasciare Vienna, subì per questa sua intuizione ogni genere di angheria.
Torniamo a noi e vediamo il miglior modo di lavarsi le mani:
1) Bagna le mani;
2) Usa una piccola quantità di sapone; Qui come fare il sapone in casa e come fare il sapone con l’olio esausto.
3) Sfrega le mani per almeno 30 secondi, anche le dita, il dorso della mano, le unghie;
4) Risciacqua accuratamente;
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