L’idrogeno è il futuro dell’auto? Una risposta sicura a questa domanda ancora non c’è, intanto però le case automobilistiche lavorano in questa direzione, proponendo sempre più spesso modelli ad idrogeno. Fra queste aziende troviamo la giapponese Toyota che ha presentato in Italia la sua “Mirai”, anche se per il momento solamente in esposizione.
Fra le varie nazioni, l’Italia avanza col freno a mano tirato nel mercato delle vetture ecologiche e per tale ragione le aziende automobilistiche sono restie a lanciare i loro modelli ad energie alternative nel nostro Paese. La berlina della casa asiatica è rimasta in esposizione a Genova fino al 7 giugno, all’interno di uno stand nella location di Piazza De Ferrari.
Prima di vederla nei concessionari Toyota in Italia, quindi, sarà necessario attendere ancora un po’ di tempo. L’interesse verso questo tipo di vetture, però, sta facendo registrare una crescita soprattutto negli ultimi anni; sempre più italiani guardano con attenzione al mercato dei veicoli ad idrogeno, pensando concretamente all’acquisto nel momento in cui dovranno cambiare automobile, anche perché vendere la propria vettura usata è decisamente più facile rispetto a qualche anno fa.
Grazie ad internet e agli strumenti che il web mette a disposizione non solo è possibile far arrivare un annuncio ad un bacino di persone più ampio, ma risulta più semplice anche fare una valutazione dell’auto che si intende vendere, in modo da avere una panoramica precisa sulle sue condizioni e sul prezzo che si può fissare per la cessione.
Anche alla luce di questo interesse Toyota ha deciso di far vedere da vicino la Mirai, la sua auto ad idrogeno che dovrebbe rappresentare, secondo le intenzioni della casa giapponese, il punto di partenza di una rivoluzione e un modo completamente nuovo di concepire l’automobile. I fattori principali presi in considerazione da Toyota in sede di progettazione della Mirai sono stati la mobilità sostenibile ed il rispetto nei confronti dell’ambiente.
Alla base della nuova berlina c’è il sistema denominato TFCS, ovvero “Toyota Fuel Cell System”, che utilizza la tecnologia ibrida e le celle a combustibile. Tale sistema risulta nel complesso più efficiente rispetto ai motori tradizionali caratterizzati dalla combustione interna e produce solamente vapore acqueo, al contrario dei motori classici che invece riversano nell’atmosfera agenti inquinanti e CO2.
L’auto a idrogeno targata Toyota è già in vendita in Giappone e a partire dal prossimo settembre la si potrà acquistare anche in Gran Bretagna, Germania e Danimarca. Al contrario dell’Italia, questi Paesi sono in grado di offrire garanzie solide in fatto di mercato per quanto riguarda le vetture ecologiche, inoltre possono fare affidamento su una rete strutturata di punti di rifornimento per l’idrogeno (basti pensare che proprio qualche giorno fa, in Germania, è stata inaugurata la prima stazione di rifornimento di idrogeno all’interno della rete autostradale).
Per il momento Toyota non intende allargare il proprio mercato e una nuova valutazione verrà fatta solamente nel 2017; soltanto allora l’Italia potrebbe essere presa in considerazione e coinvolta nel mercato che riguarda le vetture ad idrogeno della casa nipponica. Il prezzo di lancio della Mirai in Germania è di 66 mila euro, costo decisamente più alto rispetto a quello giapponese, dove la vettura viene venduta al prezzo di 6,7 milioni di yen, che equivalgono a poco più di 50 mila euro.
Il recupero dell’Italia nel settore delle auto ecologiche però è già avviato e potrebbe arrivare dal Sud: l’”Lcv Capital Managament”, un fondo statunitense, ha investito 120 milioni per la realizzazione di un’industria automobilistica fra Calabria e Puglia. L’obiettivo è quello di produrre 20 mila vetture con materiali innovativi, pannelli speciali in vetro e plastica particolarmente leggeri e resistenti. La prima di queste auto dovrebbe essere pronta in meno di un anno e mezzo.
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