Bubble House dal passato di nuovo in voga

L’archittettura curvilinee è apparsa svariate volte in passato, oggi le bubble house stanno tornando di moda, vuoi per la semplicità di alcune tecniche di costruzione vuoi per la loro ecologicità e per i bassi costi di gestione ma non solo.

Origini:

La più famosa tra le abitazioni private di questo tipo è la “maison Bernard” progettata dall’architetto ungherese Lovag e costruita negli anni 60, altrettanto famoso è il “palais bulle” dello stilista Pierre Cardin.

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Gli oblò della maison Bernard proiettano verso l’esterno

L’idea di Lovag non è semplicemente quella di dare un aspetto originale ad un edificio residenziale, dopo aver scelto con cura la posizione ha escogitato un metodo di costruzione (un’anima metallica su cui gettare il calcestruzzo) che forse trae ispirazione da alveari e formicai.

Secondo questa logica l’idea non convenzionale di come sfruttare lo spazio, abbandonando angoli e linee dritte non è soltanto estetica ma vuole soddisfare le esigenze dell’uomo e l’ambiente in quanto cubi e spigoli non esistono in natura, lo spazio e la materia che ci circondano sono naturalmente curvi.

Recentemente  la maison Bernard è stata oggetto di un profondo restauro ad opera di Odile Decq che ha rinnovato gli ambienti senza stravolgere la concezione originale.

Guardare le stelle:

Negli ultimi anni vari sono stati gli esperimenti in campo residenziale,

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ma ancor di più con le case o camere bolla è nato una nuova tipologia di struttura ricettiva, sfruttando materiali di nuova concezione, che fino a pochi anni fa nessuno avrebbe pensato di utilizzare in edilizia.

Dormire in una bolla osservando il cielo stellato può essere un’esperienza sorprendente e romantica.

Ecologiche:

Oltre ad essere originali le bubble house rappresentano una buona alternativa per tutti coloro vogliono vivere avendo un miglior rapporto con la natura, sono luminose in quanto possono sfruttare grandi aperture, in più parte della struttura può essere interrata sfruttando l’isolamento del terreno per abbassare i costi di climatizzazione e riscaldamento, spesso si tratta di abitazioni modulari con bassi costi di ampliamento.

il concetto di base è: impatto zero, minimo dispendio energetico, minimo utilizzo di materiali, massimo confort e interazione con la natura.

Per dormire in una bubble house http://www.bubbletree.fr/

Visitare la maison Bernard