La sostenibilità è una moda o uno stile di vita? Gli italiani rispondono

Si parla sempre di più di stili di vita sostenibili, specialmente da quando si è innalzato il livello di allarmismo verso le tematiche ambientali più critiche come l’inquinamento dell’aria. Per fortuna, contestualmente si sta sviluppando la propensione del popolo italiano per l’adozione di comportamenti sostenibili, in particolare tra le mura di casa dove diverse azioni possono contribuire in modo significativo alla salvaguardia del benessere dell’ecosistema.

Le problematiche legate all’ambiente sono diventate centrali per la maggior parte dei nostri connazionali, basti pensare che, su un campione rappresentativo di 1000 persone, il 79% si è dichiarato allarmato per i livelli di inquinamento dell’aria.

Quello che molti ignorano è che l’inquinamento indoor, ovvero quello che interessa l’habitat privato, può rivelarsi cinque volte maggiore di quello esterno. Per fare chiarezza sulle abitudini degli italiani nella routine domestica, abbiamo preso in riferimento l’indagine condotta da SodaStream Italia su un campione di 600 persone.

La ricerca

Lo studio prende in considerazione gli stratagemmi che gli italiani hanno adottato per diminuire i consumi di energia e di acqua nelle proprie case, con un occhio alla differenziazione dei rifiuti, un aspetto importante per contribuire in modo effettivo al miglioramento della salute dell’ambiente.

Quanto sono green gli italiani?

I dati mostrano una situazione incoraggiante, con circa il 20% del campione che si definisce molto sensibile alle tematiche green ed un buon 75% che afferma di avere da tempo adottato dei comportamenti sostenibili.

Nell’ambito domestico, in quali attività si distinguono gli italiani per comportamenti sostenibili?

Le pulizie domestiche rappresentano un aspetto della vita privata in cui si può davvero fare la differenza in termini di sostenibilità ambientale: il 48% del campione utilizza prodotti e detergenti naturali solo occasionalmente, il 29% li utilizza regolarmente ed uno scarso 13% non li ritiene sufficientemente efficaci. Infine, i prodotti pulenti con formulazioni naturali/biologiche risultano troppo costosi per il 9% del campione.

Particolare attenzione sul fronte del consumo idrico, con il 44% del campione che utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, per ridurre i consumi di acqua, mentre il 34% lo fa ricorrendo ai riduttori di flusso da applicare ai rubinetti.

Ma la tecnologia è di aiuto anche in questo caso, con strumenti e dispositivi intelligenti concepiti in un’ottica sostenibile. É il caso del moderno scopino per wc con serbatoio di acqua incorporato, che permette di pulire il water senza sprecare acqua (circa il 50% dell’acqua potabile in casa se ne va con lo sciacquone). Le caratteristiche e le modalità d’uso dello scopino in acciaio inox per wc   lo rendono un grande alleato contro gli sprechi di acqua. Tra i sistemi adottati per controllare i flussi di acqua in casa vi sono anche i meccanismi di scarico a doppio pulsante, che consentono di decidere il quantitativo di acqua necessario a seconda delle esigenze. I sistemi di scarico a manovella sono altrettanto efficaci.

Per sapere quanto pesa sull’ambiente il proprio consumo di acqua, si può ricorrere al calcolatore fornito da SodaStream come incentivo alla sensibilizzazione.

Le attività in cui si registrano i maggiori sprechi di acqua nelle case degli italiani sono: lavarsi i denti, fare la doccia e il bagno, con solo il 17% del campione che afferma di prestare attenzione al controllo del flusso di acqua.

Ma l’attenzione al benessere dell’ambiente gli italiani la dimostrano attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti: l’88% dei nostri connazionali si definisce seriamente impegnato nelle attività di raccolta differenziata, con il pubblico maschile che si rivela più attento rispetto a quello femminile (47% contro 44%). Un 33% del campione è invece più impegnato a cucinare con gli avanzi, contribuendo alla riduzione del fenomeno degli sprechi alimentari.

Infine, per quanto riguarda i consumi di energia, sebbene più della metà delle case italiane non è concepita secondo i moderni criteri di sostenibilità, gli italiani si mostrano sempre più interessati alla domotica, ovvero a quei sistemi/dispositivi che consentono un maggiore comfort in casa, ma anche una riduzione significativa dei costi di gestione: si prendano in esempio gli strumenti domotici per il risparmio dei consumi domestici, che consentono una riduzione immediata dei costi in bolletta e si rivelano molto utili a lungo andare per l’eco-sostenibilità dell’ambiente in cui tutti viviamo.