Restauro green per le scuderie della Rocca di Sant’Apollinare

Le ex scuderie del Monastero benedettino della Rocca di Sant’Apollinare, situato nei pressi di Spina, in provincia di Perugia, si sono aggiudicate il primato della certificazione di Gbc Historic Building per il restauro e la riqualificazione sostenibile degli edifici storici.

Il protocollo è realizzato da Gbc Italia e sviluppato sulla base dello schema di certificazione Leed, con uno standard nel quale convivono le esigenze di recupero della parte più pregevole e storica del parco edilizio nazionale con le indicazioni degli obiettivi europei di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale dell’esistente.

La Rocca di Sant’ Apollinare, nata come fortezza, si trova nei pressi di Spina. Essa viene menzionata da Annibale Mariotti nelle Memorie storiche delle chiese della città di Perugia, ove dichiara fu donata all’Abbazia di Farfa nel 1030 da Ugone, figlio di Alberico e di Tedrada. Nel 1060 fu ceduta al monastero di San Pietro in Perugia, che ne detenne il possesso fino al 1892, anno di costituzione della Fondazione per l’Istruzione agraria.

All’inizio del XVI secolo fu trasformata in cenobio, dove i monaci vi si trasferivano durante le epidemie.

Nei primi anni del XVIII secolo i possedimenti del monastero godettero di una grande fioritura economica e la Rocca di Sant’Apollinare venne adibita alla conservazione della ingente produzione agricola.

Il progetto, il cui responsabile scientifico è Franco Cotana, ordinario di Fisica tecnica industriale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo di Perugia, è il frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Perugia e un gruppo di aziende umbre scelte per l’esperienza dimostrata nel campo degli interventi di recupero, di consolidamento statico e di efficientamento energetico di edifici storici. Le scuderie della Rocca di Sant’Apollinare hanno ottenuto il livello di certificazione ‘oro’, con 72 punti su 100.

 

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