Fonti rinnovabili: energia davvero pulita?

L’energia proveniente da fonti rinnovabili è entrata ormai da tempo a far parte delle nostre vite e sta cambiando la nostra percezione del paesaggio, sia urbano che naturale.

Il mercato dell’energia si sta differenziando e nei piani tariffari che ci vengono offerti dalle aziende di fornitura non riguardano più la sola parte economica, gli utenti possono scegliere che una parte rilevante della propria  fornitura elettrica provenga da fonti rinnovabili.

In oltre, per la lotta contro i cambiamenti climatici i leader europei si sono prefissati una serie di obiettivi da raggiungere entro il 202o.

Il patto 20-20-20 impegna i paesi europei a:

  1. ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli del 1990;
  2. aumentare al 20% la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell’UE;
  3. ridurre il consumo di energia primaria del 20% rispetto ai livelli previsti, grazie all’efficienza energetica.

Rinnovabili si, ma quanto?

Avete mai pensato a quanto siano davvero pulite le energie rinnovabili?

Non possiamo fermarci alla mera produzione di energia, esattamente come per le produzioni alimentari è possibile ricostruire la “filiera” delle fonti rinnovabili.

Il concetto di filiera è molto importante, serve a tracciare l’intero ciclo di vita dei dispositivi atti a produrre energia ma anche dgli imballi che li contengono e le emissioni dei mezzi di trasporto che li trasferiscono, nonchè dei costi e i metodi di smaltimento.

Incognite

mietitrice
Produzione di colza

Quanto costa in termini di emissioni di gas serra produrre energia pulita?

-Per produrre biodiesel ad esempio si calcola che il rapporto tra unità prodotte e consumate sia di 1:1,6. Vuol dire che si brucia 1 litro di combustibile fossile per produrre 1,6 litri di biodiesel. Se si considera che questa produzione occupa terreni altrimenti utilizzabili per l’alimentazione umana quanto ci conviene realmente convertirci al biodiesel?

Solar-india
l’acqua e i campi utilizzati per ospitare gli impianti e pulirli dalla polvere vengono sottratti all’agricoltura

-La vita media di un pannello fotovoltaico è di 10/15 anni, questo dato ci da lo spunto per una riflessione: al ritmo con il quale stiamo coprendo i nostri tetti con sistemi fotovoltaici da anni, come smaltiremo i pannelli esausti e quelli danneggiati?

Ma la vera domanda è DOVE, si perchè ad oggi non esiste un sistema economicamente sostenibile per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici. Questo significa che tra qualche anno ci ritroveremo con cataste di pannelli usati e con il problema di stoccarli in enormi discariche.

Nei prossimi anni insomma ci ritroveremo a dover decidere su quali fonti rinnovabili puntare e potremmo non scegliere quella più efficiente ma quella più facile ed economica da smaltire.