L’importanza di raccogliere e riciclare la carta

Le grandi metropoli sono caratterizzate da una miriade di uffici operativi aperti mediamente dalle 8 alle 18 che producono un gran quantitativo di carta. Benché viviamo nell’epoca della digitalizzazione negli uffici sono ancora tante, troppe le quantità di carta prodotte che contribuiscono all’inquinamento ambientale.

Da qualche anno è iniziato il processo di dematerializzazione negli uffici pubblici e nelle aziende private, ma molto ancora deve essere fatto per ridurre la produzione di carta. Uno dei primi step è il riciclo della carta che sicuramente è a buon punto, ma si può fare sempre meglio.

Nei seguenti paragrafi analizziamo l’importanza della raccolta corretta e del riciclo della carta e le modalità con cui vengono eseguite.

Perché il riciclo della carta è così importante?

Per capire quanta carta viene utilizzata e prodotta in Italia e nel mondo, diamo uno sguardo ai numeri. Fino a pochi anni fa l’Italia produceva oltre 10 milioni di tonnellate di carta ogni anno, un numero che fortunatamente sta calando negli ultimi tempi.

La produzione di carta sfrutta circa il 12% di tutta l’energia utilizzata nel settore industriale e quasi la metà delle stampe e delle fotocopie viene gettata via ogni giorno.

Per invertire la tendenza è opportuno riciclare la carta correttamente, che consente di risparmiare fino al 65% dell’energia necessaria per produrre nuova carta e di ridurre l’inquinamento atmosferico del 74% e delle acque del 35%.

Per ogni tonnellata di carta riciclata, vengono salvati almeno 3 alberi. Inoltre la carta degli uffici viene riciclata in tovaglioli, carta e carta igienica.

Cosa ci dicono questi numeri? Che il riciclo di carta fa sicuramente bene all’ambiente, un aspetto tutt’altro che secondario in un periodo in cui alluvioni e sconvolgimenti climatici sono all’ordine del giorno.

Un altro aspetto fondamentale è il risparmio per le aziende. Con il riciclo della carta si riducono le spese relative alla produzione della carta e a tutti i costi ad essa collegati. Le macchine che producono carta funzionano tramite l’energia, che ha raggiunto costi vertiginosi. Limitare la produzione di carta significa quindi calmierare anche i costi energetici per le imprese e le aziende, che gravano in maniera importante sul budget aziendale.

Infine i prodotti riciclati assicurano eccellenti prestazioni, il tutto a beneficio di una produzione economica, sostenibile ed eco-friendly.

Come funziona il riciclo della carta?

Il riciclo della carta prevede un preciso iter che deve essere seguito con grande attenzione step by step.

Il primo passo è naturalmente la raccolta e poi lo stoccaggio. Subito dopo si passa alla selezione della carta per separare la fibra utilizzabile dai materiali impuri. Il processo di selezione solitamente è meccanico, ma può essere integrato con una selezione manuale per far scorrere la carta sul nastro trasportatore e per dividerla per tipologia.

In seguito si procede alla pressatura e alla legatura della carta riciclata in balle, che a loro volta vengono inviate alle cartiere per essere sottoposte al processo di riciclo vero e proprio.

Le fasi successive sono lo sminuzzamento, lo sbiancamento per eliminare gli inchiostri (disinchiostrazione) e la riduzione in poltiglia con aggiunta di acqua calda. Il penultimo step è l’affinamento che consente di sottrarre dall’impasto le impurità e le scorie, fino a separare definitivamente la pasta di cellulosa. Per concludere viene aggiunta una cellulosa vergine in proporzioni diverse a seconda del futuro utilizzo.

Il processo a questo punto è ormai ultimato e la cellulosa presente nella carta-rifiuto torna ad essere una materia prima da poter immettere nuovamente nel normale ciclo di produzione.

Documenti normali e documenti contenenti dati sensibili: come funziona la raccolta?

Al momento del riciclo della carta bisogna fare una distinzione tra i documenti che possono essere gettati tranquillamente nella raccolta differenziata e documenti contenenti dati e informazioni sensibili che richiedono un trattamento diverso.

Realtà come GVM offrono questo tipo di servizio, trattando i documenti con dati sensibili nel massimo rispetto della privacy e secondo le normative previste.

La distruzione di documenti sensibili è una prassi sempre più strategica e richiesta, soprattutto da istituti di credito, dalle amministrazioni pubbliche e in generale da quelle aziende che hanno bisogno di distruggere quei documenti che possono contenere informazioni sensibili e che non devono assolutamente cadere nelle mani sbagliate.

L’obiettivo principale di questa pratica è appunto rendere assolutamente illeggibili i documenti, mantenendo allo stesso tempo la riciclabilità della carta per poi poterla riutilizzare nuovamente nel processo di produzione.

La distruzione degli archivi cartacei consente di evitare l’utilizzo di inceneritori, perseguendo una strada decisamente più ecologica e sostenibile ma anche più sicura per quanto riguarda la tutela e la protezione di dati sensibili e personali.

I documenti vengono posizionati su un nastro trasportatore, che li porterà direttamente al trituratore. I documenti distrutti vengono opportunamente gestiti in una struttura di riciclaggio dedicata, diventando presse di carta da inviare alle cartiere che le ricicleranno in carta normale pronta ad un nuovo utilizzo. Al termine del processo di distruzione dei documenti, sarà praticamente impossibile ricostruire i dati presenti.