Coreno Ausonio è un piccolo paese in provincia di Frosinone, situato tra Formia e Cassino, in collina, sui Monti Aurunci Orientali, monti di natura carsica. Coreno, durante la seconda guerra mondiale, ha fatto parte della Linea Gustav, infatti per ben 8 mesi è stato soggetto all’occupazione dell’esercito tedesco. I suoi monti erano considerati una roccaforte della Linea Gustav Occidentale, a protezione del fianco ovest di Cassino. E come è risaputo agli appassionati di storia, conquistare Cassino significava avere via libera per giungere a Roma.
Alcuni amici stanno provando a rilanciare il territorio del paese, sia dal punto di vista naturalistico che storico, attraverso delle attività di trekking da condurre principalmente sui sentieri della linea Gustav. Tali sentieri sono già stati in gran
parte mappati dal CAI. Gli itinerari che propongono sono basati su 2 percorsi ad anello. La costante di entrambi i percorsi è la vista della costa tirrenica sul golfo di Gaeta, sulle isole pontine e su Ischia.
Gli itinerari, con gruppi già formati e autonomi, saranno con una propria guida (AEV o GAE) e coperti dal punto di vista assicurativo. Il valore aggiunto è il racconto di vicende storiche (sia di vita dei nostri nonni sia di vicende belliche) che hanno caratterizzato i luoghi che man mano si raggiungono.
Il tutto è senza scopo di lucro, al solo scopo di promuovere e valorizzare il territorio.
I mesi ideali per effettuare un’escursione sono da febbraio a maggio, perché da giugno potrebbe cominciare a fare caldo e visto che parte dei sentieri è scoperta diventa più duro affrontarli.
In zona ci sono anche due piccoli musei espositivi, uno relativo alla linea Gustav (grazie alla collezione messa a disposizione di appassionati di storia che hanno fatto importanti ritrovamenti sui luoghi dei percorsi) ed uno relativo al Perlato Royal (un tipo di marmo, molto caratteristico, che si estrae a Coreno). In zona ci sono alcuni appartamenti che si inseriscono in una logica di albergo diffuso e la zona è, ovviamente, centrale e strategica – da località marine come Scauri, Formia, Gaeta o Sperlonga ad altre località come l’Abbazia di Monte Cassino, il Sacrario di Mignano Monte Lungo, escursioni in canoa sul Liri, escursioni sui Monti Aurunci Occidentali).
DESCRIZIONE DEI PERCORSI:
1. Il primo percorso parte da Coreno (318 mt), passando per l’acquedotto del paese, raggiunge un casolare in località “Macchia”, luogo di un cruento eccidio, dove furono uccisi a sangue freddo dei compaesani davano perché rifugio ad un pilota americano, scampato all’abbattimento del suo aeroplano. Si prosegue poi in direzione monte Maio (940 mt), baluardo occidentale della Linea Gustav, grazie al quale si aveva libero accesso alla valle dei Santi e quindi a Cassino.
Sia durante il tragitto che sulla cima si ha la possibilità di godere di un panorama a giro d’orizzonte, dal Matese al Parco Nazionale d’Abruzzo ai Monti Ausoni, dal golfo di Gaeta alle isole Pontine ad Ischia. Nelle giornate senza foschia la vista si allarga dal Circeo al Vesuvio. Il sentiero prosegue verso monte Feuci e si dirige verso il monumento per la pace in località “Marinaranne”, inaugurato nel 1994 a 50 anni dalla liberazione. Da qui si rientra a Coreno per una carrabile.
Si tratta di un percorso ad anello, lungo circa 13 km, con un dislivello positivo di 715 mt. Da Coreno al Monte Maio è quasi sempre salita e dal Monte Maio a Coreno è pressoché tutta discesa. Come difficoltà si potrebbe classificare come “E”, sia per il dislivello che per un tratto di discesa un po’ meno semplice. Il tempo di percorrenza varia dalla composizione del gruppo e dalle soste lungo il percorso. I percorsi CAI interessati sono il 973, 973b, 976 e 975.
2. Il secondo percorso parte da località “Termine” (675 mt) e si dirige verso monte Faito (840 mt), nelle cui vicinanze (fuori
percorso) si possono osservare molte postazioni tedesche. Dal Faito si prosegue verso località “Cisternola”, attraversando altre postazioni tedesche e vecchi casolari, giungendo su una grande aia, luogo che un tempo brulicava di vita. Si inizia poi l’ascesa verso l’Ornito, sulla cui cima è ancora visibile un tratto di trincea (il Faito e l’Ornito sono stati i monti degli Aurunci Orientali maggiormente interessati dai combattimenti. Da sottolineare che dal gennaio al maggio del 1944, prima gli inglesi e poi i francesi hanno provato a conquistare il Faito e poi il Maio, riuscendovi solamente a metà maggio).
Dall’Ornito, si prosegue in discesa in direzione Vallaurea Piccola, dove si è consumata una terribile tragedia, che ha portato alla morte 19 compaesani che si rifugiavano nei loro casolari in montagna. In questa zona è ancora visibile una targa lasciata dai reduci inglesi. Da qui, attraversando agilmente delle valli si ritorna in zona Termine, chiudendo l’anello.
Percorso ad anello, di circa 7,5 km, dislivello positivo 272 mt.
Nonostante il poco dislivello, la classificazione del percorso potrebbe essere E/EE in quanto dal Termine fino a Vallaurea piccola non si percorre un sentiero chiaramente identificato. Questo percorso è quello che più è stato caratterizzato dagli eventi bellici, infatti è possibile, con un po’ di fortuna, individuare reperti bellici, da semplici schegge metalliche a munizioni e altro. I percorsi CAI interessati sono il 980 e 980b.
I due itinerari sono modulabili e si possono fondere totalmente o parzialmente, sia in fase preparatoria sia in fase condotta. È
possibile percorrere un tratto di percorso anche in macchina, raggiungendo delle località come Marinaranne (monumento per la pace) o Termine (partenza del secondo percorso).
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