La voce delle pietre

L’artista Pinuccio Sciola, nato a San Sperate (CA) il 15 marzo del 1942 è uno scultore autodidatta, scoperto nel 1965 da Aligi Sassu e apprezzato in tutto il mondo.

Le sue opere sono esposte in tutto il mondo, ma basta andare a San Sperate (http://www.sansperate.net/) _ PAESE MUSEO in Sardegna e si rimane piacevolmente stupiti di trovare le sue opere che ti appaiono  d’avanti, creando, luoghi d’arte in un paese che ne è già ricchissimo.

Le sue opere trasformano in spazio artistico tutti i luoghi della città dove si trovano!

L’artista crea arte da materiali vari, come l’omaggio a Gaudì realizzato con tubi innocenti genialmente uniti a ponteggi di cantiere. Trasforma le pietre in strumenti musicali, le pietre sonore di Sciola, si possono toccare, vedere e sentire, producono i suoni della terra.

Sciola, da anni fa sprigionare la vita dalla pietra, da tutti considerata muta, rigida che invece lui “ANIMA”. La sua scultura si apre al mondo dei suoni!

Prevalentemente lui utilizza calcari e basalti e applicando incisioni parallele sulla roccia crea opere capaci di produrre suoni dalle differenti qualità a seconda della pietra e dell’incisione.

Suoni che ricordano il vetro e il metallo, strumenti in legno e persino la voce umana.

Cliccate qui per un assaggio: (http://www.pinucciosciola.it/)

«Da una pietra all’altra c’è una differenza straordinaria», sottolinea lo scultore, «si tratta di sonorità diverse dovute anche alla differente formazione geologica. Accarezzando la pietra calcarea, ad esempio, sentiamo i suoi liquidi, l’acqua che si è fossilizzata; quella lavica, invece, ci trasmette il calore del “fuoco”. Ogni pietra ha la sua memoria»

Dalla Sardegna ora Sciola guarda al Trentino. Sta lavorando con la pietra trentina e ha dato vita all’evento “I suoni delle dolomiti” ( www.isuonidelledolomiti.it )!

Che ne dite di andar a sentire la VOCE della nostra Terra e magari un salto a S.Sperate per passare una diversa e magnifica estate all’insegna della cultura?