Buon compleanno Monet!

Buon mercoledì a tutti,

oggi celebriamo il compleanno di uno degli artisti impressionisti più famosi al mondo, MONET, che nasce il 14 novembre del 1840.

Noi di Econote, vogliamo ricordarlo per le sue tante opere che raffigurano, paesaggi naturali, principalmente fiumi o mari, e la natura in tutta la sua bellezza, mentre raramente appaiono figure di persone.

Ultimamente, è ritornato anche alle cronache, per un quadro raffigurante il famoso tema delle “ninfee”del 1905  che è stato venduto a New York per 43,8 milioni di dollari!

Monet matura il suo interesse per la luce lavorando “en plein air” (all’aperto);

è sempre attento alla rappresentazione della natura nel suo infinito variare e nel suo continuo ed incessante moto di crescita. Egli cerca, nei suoi dipinti, di rendere sulla tela le sensazioni che l’ambiente gli suggerisce.

Il paesaggio, nella sua ricchezza di forme e colori, soggetto a continue mutazioni climatiche ed atmosferiche, è l’oggetto dell’indagine di Monet, per verificare come l’occhio umano possa percepire rapide impressioni captate dall’ambiente, e fermare così sulla tela un istante dell’eterno fluire delle cose.

Claude Monet. Impressione, il tramonto del sole. 1872
Olio su tela; cm 48×63. Parigi, Museo Marmottan

Nella parte finale della sua vita, si dedicherà alla rappresentazione di giardini, il particolare ricorrente sarà quello delle Ninfee, che dipingerà fino alla morte:  la realtà del fiore quasi non sussiste più se non come pretesto per dar voce a un mondo di sensazioni cromatiche e luministiche.

Lo stagno con ninfee è un suo tema prediletto a partire dal 1890. A quella data risale l’acquisto della proprietà di Giverny comprendente un giardino che il pittore dota subito di un piccolo lago artificiale, protetto da alberi frondosi, colorato da moltissime varietà di ninfee e solcato da un ponte di legno di gusto giapponese (l’arte giapponese influenzerà molto il suo lavoro), oggi Muséè Claude Monet.

Il luogo è perfetto per gli esperimenti dell’artista: l’acqua garantisce vibranti riflessi luminosi che filtrano dal cielo attraverso le piante mosse dal vento.

Si crea un paesaggio che ha la fondamentale caratteristica di essere continuamente soggetto a variazioni di luce e quindi di colore col succedersi delle stagioni e delle ore del giorno.

L’obiettivo di Monet è dipingere questo soggetto naturale, quasi metafora della vita stessa, nella sua infinita varietà fenomenica, mai uguale a se stessa.

DIRA’:”Questa pozza d’acqua evoca l’idea dell’infinito; in essa si rispecchiano, come in un microcosmo, l’esistenza degli elementi e l’instabilità dell’universo”.

Queste parole dell’autore sembrano voler sottolineare il fatto che lo stagno delle ninfee appare quasi un pretesto per evocare la variabilità del reale e la tensione all’infinito.

BUON COMPLEANNO MAESTRO!!