Come si smaltiscono i toner della stampante

Tutti quanti abbiamo in casa una stampante e, prima o poi, arriva il momento in cui finisce l’inchiostro e dobbiamo fare i conti con la sostituzione della cartuccia o del toner. In questi casi, la nostra prima preoccupazione è quella di acquistare una nuova cartuccia, possibilmente a buon prezzo, dimenticandoci di smaltire correttamente i rifiuti per non inquinare l’ambiente con prodotti che possono essere anche nocivi per la salute. Fare una corretta raccolta differenziata non è difficile, servono soltanto le giuste informazioni e un po’ d’impegno.

Dove si butta il toner della stampante?

I toner della stampante, così come le cartucce d’inchiostro, sono rifiuti speciali che non possono essere gettati nei normali cassonetti dell’indifferenziata. Le cartucce, pur essendo composte in gran parte da materiale plastico, contengo numerosi componenti metallici, residui d’inchiostro, polvere toner di scarto e via dicendo. Per questo motivo, non è corretto smaltire questi rifiuti nella plastica ma bisogna recarsi presso le isole ecologiche presenti nel proprio comune di appartenenza. In alternativa, si possono utilizzare appositi contenitori di raccolta, denominati Ecobox, che solitamente si trovano presso gli enti pubblici, le banche oppure presso i negozi di informatica o quelli specializzati nella vendita di apparecchi elettronici.

Per le aziende e i titolari di partita IVA le regole sono diverse, questi soggetti sono obbligati ad avere i propri contenitori di raccolta che devono essere svuotati, almeno ogni 12 mesi, tramite una ditta autorizzata al recupero di questi materiali. Le aziende sono responsabili del corretto smaltimento delle cartucce e sono tenute a compilare il MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) che contiene tutti i movimenti dei rifiuti prodotti. Il MUD deve essere consegnato annualmente alla Camera di Commercio.

Meno rifiuti con la rigenerazione delle cartucce

Un’alternativa migliore allo smaltimento in discarica è senza dubbio la rigenerazione. Bisogna stare attenti a non confondere la rigenerazione con la ricarica delle cartucce, quest’ultima, infatti, è un procedimento speditivo che viene effettuato in casa e che non garantisce sempre buoni risultati.

Le cartucce e i toner rigenerati vengono revisionati e controllati da aziende specializzate utilizzando macchinari professionali per la pulizia, la sostituzione dei componenti usurati e la ricarica finale dell’inchiostro o del toner in base al tipo di prodotto.

Le cartucce rigenerate sono facilmente reperibili online, esistono molti siti specializzati dove si può acquistare a buon prezzo. Ad esempio, sul sito Stampante.com si possono trovare toner e cartucce rigenerati semplicemente cercando il proprio modello di stampante; le offerte possono essere successivamente filtrate in modo da visualizzare soltanto i prezzi dei prodotti rigenerati.

Come ridurre il consumo di inchiostro

È sempre buona norma stampare documenti soltanto se è indispensabile, oggigiorno, con l’uso degli smartphone e di internet, è possibile fare quasi tutto in tempo reale e senza bisogno di stampare documenti cartacei. Anche quando siete costretti a stampare, c’è sempre la possibilità di ridurre il consumo d’inchiostro utilizzando alcuni semplici accorgimenti:

  • visualizzare sempre l’anteprima di stampa per essere certi di stampare soltanto ciò che serve
  • impostare la qualità bozza per utilizzare meno inchiostro
  • non usare a sproposito il testo in grassetto e i cosiddetti “word art”
  • stampare a colori soltanto se è necessario (le cartucce a colori costano di più e hanno una resa inferiore rispetto al nero)