GDO: come la grande distribuzione si propone di rispettare l’ambiente

Periodicamente la tematica dell’ecologia torna prepotentemente alla ribalta. È quanto successo proprio di recente, grazie alla tanto discussa Greta Thunberg, e alle centinaia di migliaia di ragazzi che hanno raccolto il messaggio da lei lanciato, portandolo in ogni piazza del mondo. Grazie a questa rinnovata sensibilità green, le persone oggi sono decisamente più attente nei loro consumi, soprattutto in quel segmento che maggiormente entra nella loro quotidianità: la GDO. La Grande Distribuzione Organizzata, in alcune realtà sembra avere già raccolto la nuova sfida, sotto due principali aspetti: imballaggi e logistica.

Consumismo ecosostenibile in Italia: plastica al bando

Uno dei primi aspetti su cui la Grande Distribuzione Organizzata sta intervenendo attivamente per ridurre l’impatto ambientale, è quello della messa al bando degli imballaggi in plastica. Ad esempio, una nota catena italiana (Coop), ha deciso che entro il 2022, i prodotti brandizzati verranno commercializzati solamente con confezioni in materiali riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Oppure, come riportato da Cavalieri Retail, Lidl nel corso del 2019 ha cominciato ad eliminare il monouso dagli oltre 600 punti vendita sul territorio italiano. In aggiunta il nobile obiettivo della catena, che entro il 2025 punta ad utilizzare solamente imballaggi riciclabili.

Ovviamente non sono solamente le catene italiane ad aver risposto all’appello dell’ecosostenibilità degli imballaggi, perché come detto, questa è una situazione che riguarda tutto il mondo. In Olanda ad esempio, Ekoplaza nel 2018 ha aperto il primo negozio plastic-free. In questo store sono presenti oltre 700 prodotti, tutti con packaging di materiali differenti dalla plastica: metallo, vetro, biomateriali e cartoncino. 

Mobilità e logistica ecosostenibile

Dopo l’aspetto degli imballaggi green, passiamo al secondo fattore preso in considerazione dalla GDO per rendersi davvero ecosostenibile, ovvero quello della logistica. Come spiegato anche da la Repubblica, in moltissime filiere, partendo da quella agro-alimentare, tanti prodotti sono di fatto esposti a numerose criticità. La prima è proprio quella dell’ecosostenibilità. Volendo analizzare nel dettaglio ad esempio la filiera dei freschi, questa ha un impatto energetico davvero molto alto.

I motivi sono l’alta deperibilità dei prodotti, e le consegne praticamente quotidiane, che chiaramente prevedono volumi di carico decisamente importanti. La Grande Distribuzione Organizzata ha preso consapevolezza di come il consumatore medio sia oggi decisamente più vigile al rispetto ambientale, motivo per cui il trasporto intermodale “ferro-gomma” è, quando possibile, la soluzione sempre più praticata. Questo si verifica nonostante, in alcune situazioni, tale tipo di trasporto mostri dei limiti. Ad esempio nel momento in cui è richiesta la totale integrità del prodotto, o nel controllo della catena del freddo.

Per quanto riguarda il solo trasporto su gomma invece, la GDO sta studiando come rendere il proprio business davvero green, puntando ad un rinnovo del parco mezzi, preferendo quelli alimentati a GPL. I mezzi a GPL infatti, mediamente costano il 30% in più rispetto alle soluzioni tradizionali, ma permettono di contro una riduzione del 15% delle tristemente famose emissioni di CO2, senza considerare l’abbattimento delle emissioni di particolato e di ossidi di azoto fino al 70%. Oggettivamente un bel risultato.

 Consumo ecosostenibile

Abbiamo visto come la GDO si stia organizzando negli ultimi anni per rendere ecosostenibile tutta la filiera. Ma vogliamo ricordare che per salvare il pianeta, è necessario il contributo di tutti. Cosa può fare quindi il consumatore per fare la sua parte? Una buona idea può essere quella di fare la spesa online, operazione divenuta sempre più semplice grazie alla presenza di molte app dedicate, e dei volantini su internet, ad esempio il volantino Lidl. Tralasciando per un attimo la comodità di ordinare quanto desiderato e vederselo recapitato a casa entro poche ore, ricorrendo alla spesa online i mezzi di trasporto in circolazione diminuiscono notevolmente, quindi anche la quantità di emissioni. D’altronde, questo deve essere l’obbiettivo di tutti gli abitanti del pianeta.