Smontabile, trasportabile ed ecologica: ecco la casa green del futuro

Home, sweet home… Una casa “dolce”, ma anche mobile ed ecosostenibile. Sembra proprio questa la tendenza dei prossimi anni. Soluzioni abitative che affascinano grazie a un design allo stesso tempo essenziale e accattivante, dalla spiccata anima “green”.

Tante le start up di architettura e design che in tutto il mondo stanno progettando case modulari all’insegna dello stesso comune denominatore: l’ecosostenibilità.

Statistiche e sondaggi sugli stili di vita confermano il trend anche in Italia. C’è sempre più attenzione e più sensibilità verso la tecnologia e l’architettura “green”. L’abitazione modulare e votata all’etica bio piace agli italiani.

Rispetto per l’ambiente ed elevato risparmio energetico, uniti alla creatività e alla fantasia. Alla faccia di associa il termine “modulare” a qualcosa di anonimo, poco originale, prodotto in serie da una catena di montaggio. Dietro alla progettazione di quelle che molti considerano le abitazioni del futuro c’è tanto ingegno e  senso pratico, costi ridotti e tempi di realizzazione contenuti.

Concept dettagliati e funzionali, anche molto diversi tra loro. Container che si trasformano in ambienti eleganti e accoglienti, o moduli di base in differenti materiali che, una volta rivestiti e rifiniti, anche a livello di impianti, verde e pannelli solari, riportano alla privacy e a un senso di relax e comodità tipici delle classiche unità in muratura.

Ecco tre esempi di abitazioni modulari ecosostenibili caratterizzati dalla semplicità di composizione, dai costi ridotti e dal design contemporaneo.

1. MicroArch, la casa “nomade” smontabile

Una casa trasportabile e tecnologica per “nomadi” urbani. Ideata da Modom, già eletta da Klimohouse 2017 tra le migliori dieci startup italiane nel settore delle costruzioni ecosostenibili ad alta efficienza energetica, MicroArch presenta uno spazio espandibile o riducibile, con struttura portante in legno, isolanti termo-acustici e materiali ecologici. Ogni modulo della struttura prefabbricata può essere montato e smontato facilmente. Ideale per interventi di social housing.

2. Living Unit, da rifugio alpino a… casa-vacanze

Nata dalla sinergia tra studi di architettura internazionali (lo sloveno Ofis, gli italiani C+C e C28) e gli ingegneri della londinese AKT II, questa abitazione era stata progettata come rifugio per alpinisti e scalatori sulle Alpi slovene. Fondata su una struttura autoportante in legno, adattabile a ogni ambiente e contesto climatico e fissabile al suolo tramite ancoraggi d’acciaio o blocchi di cemento, Living Unit è in grado di ospitare fino a 6 persone. Può essere rifugio, casa-vacanze o abitazione temporanea in caso di emergenze.

3. MADi, la casa temporanea pronta in 24 ore

Richiudibile, espandibile, trasportabile. Si può installare ovunque si voglia. Il suo nome è infatti acronimo di “modulo abitativo dispiegabile”: MADi è una struttura assemblata a secco e di facile montaggio, venduta direttamente a chi vuol metter su casa (letteralmente!) in una giornata lavorativa con l’impiego di tre montatori. Tutti gli impianti (sanitario, elettrico, climatizzatore, scarico acqua, piano cottura e pannelli fotovoltaici) sono pre-installati. Gli spazi interni sono scanditi da pareti divisorie in cartongesso, con telaio strutturale e controtelaio in legno e imbottitura interna in lana minerale.