In occasione della Global Wind Day, la giornata mondiale del vento, sono stati presentati ieri i risultati di una ricerca condotta dall’Ipso su cosa pensano gli italiani dell’energia eolica. Il sondaggio realizzato dall’istituto diretto da Renato Mannheimer, ha riguardato diversi aspetti di questo tema. Le risposte sembrano essere più che positive: l’87 per cento degli intervistati attribuisce all’energia eolica un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico del paese, aumentando l’occupazione e giocano un ruolo di rilievo per la crescita dell’economia locale; l’80 per cento considera quella eolica un tipo di energia realmente rispettosa dell’ambiente e l’83 per cento invece vorrebbe essere più informato sull’energia prodotta dal vento.
La ricerca profila una popolazione aperta e disponibile verso questo modo di produrre energia, che desidera saperne di più, ma che risulta essere a conoscenza del meccanismo di incentivazione pubblica che premia la produzione di energia elettrica prodotta e distribuita tramite impianti esistenti.
I numeri sembrerebbero dire che gli italiani dicano sì all’eolico: energia rinnovabile, rispettosa dell’ambiente e volano per la crescita del paese. Peccato questo pensiero popolare non si accordi con le scelte del governo (nonostante il premier dichiari di essere vicino al popolo): il recente taglio al rilascio delle certificazioni verdi ha innalzato un coro di proteste da Confindustria a Federutilility.
Le conseguenze di queste scelte politiche vedrebbero l’Italia sempre più dipendente dall’energia prodotta dall’estero e l’industria nazionale di rinnovabili in una posizione di svantaggio rispetto a quella degli altri paesi.
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