Area C a Milano, verso una a vita impatto1? Intervista a Claudia

Dal 16 gennaio 2012  a Milano è entrata in vigore l’Area C, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 i veicoli privati e commerciali possono accedere in centro (la zone della Cerchia dei Bastioni) con un ticket d’ingresso, in pratica il cuore di Milano è chiuso al traffico.

Perchè?

Per migliorare le condizioni di vita per chi vive, lavora, studia e visita la città di Milano. 

Gli obiettivi dell’Area C sono:

  • ridurre il traffico nella ZTL Cerchia dei Bastioni
  • rendere più efficaci le reti di trasporto pubblico e favorirne lo sviluppo
  • salvaguardare il diritto alla mobilità individuale nel rispetto dell’interesse comune
  • reperire risorse da destinare alla mobilità sostenibile: pedonalità, ciclabilità e traffico a velocità moderata
  • migliorare la qualità urbana riducendo il numero di incidenti, la sosta selvaggia, l’inquinamento acustico e atmosferico

Area C nasce anche per rispettare la volontà espressa dai cittadini milanesi durante il referendum  del 12-13 giugno 2011. Il testo del quesito numero 1, approvato dal 79,1% dei votanti, chiedeva:

“un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità pulita alternativa all’auto, attraversol’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissione zero) e l’allargamento progressivo fino alla cerchia filoviaria del sistema di accesso a pagamento, con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti”.

Abbiamo a questo proposito intervistato Claudia, blogger ed ecologista che vive e lavora a Milano e a partire dal 1′ gennaio 2011 ha iniziato una nuova vita “a impatto1” eliminando progressivamente gli spechi e abbattendo la sua impronta sul Pianeta. Qui un po’ di articoli e interviste che la riguardano. E questo è il suo blog fra consigli e ricette vegane.

Area C a Milano, è utile? In particolar modo a cosa?

 Area C darà i suoi risultati sul lungo termine, e porterà cambiamenti nei comportamenti dei cittadini e una maggiore consapevolezza di quanto sia importante vivere in una città smart e respirabile.

Quali dovrebbero essere i passi successivi per una Milano sempre più sostenibile? 

Nei miei sogni i milanesi non hanno l’auto. Anzi, vengono premiati se praticano sport o se usano la bicicletta.
Nella realtà Milano potrebbe cominciare a multare chi compie crimini ecologici,  butta rifiuti per strada o sosta col motore acceso, e migliorare e aumentare le piste ciclabili.


Vedi dei segnali di miglioramento o peggioramento della città?

Lavoro in centro, sì. Le strade sono decisamente più sgombre. Non so come sia la situazione al di fuori della Cerchia.

Aspetto positivi e negativi dell’Area C a Milano.

Positivo: è un piccolo passo per una maggiore consapevolezza ambientale.
Negativo: c’è sempre qualcuno di scontento e qualcuno che fa il furbo.

Prima delle elezioni, l’allora candidato Giuliano Pisapia aveva incontrato un gruppo di blogger per confrontarsi con loro. Tu eri fra questi. Cosa ne pensi adesso?

Continuo ad avere fiducia, però ho bisogno di vedere buoni risultati. 🙂 E siamo sulla “buonina” strada, diciamo.

È già trascorso un anno della tua a “vitaimpatto1”. Ci dici a cosa hai imparato a rinunciare e come è migliorata la tua vita?

Le rinunce sono difficili da sostenere a lungo termine. Meglio chiamarle “buone nuove abitudini”. Subito cambia la prospettiva. Diciamo che mi sono migliorata molto nella mia quotidianità e che non smetto mai di imparare. Esaltante.
Ho scritto un post molto lungo a riguardo, e di certo ho imparato che per me la strada è ancora molto lunga, e chissà, forse ci saranno nuove evoluzioni inaspettate nelle mie scelte di vita. 🙂

Ci dai delle “eco-note” per essere più green? 

1. Take it easy
2. Sei quello che mangi
3. Hai un solo pianeta a disposizione, ed è già messo male.
4. Ci sono molte cose più importanti della tua pigrizia o dei tuoi vizi. Sta a te scegliere le priorità
5. Sii coerente
6. Conosci la natura, e se non riesci ad amarla, almeno rispettala