Viaggio in Asia: Pechino e l’inquinamento

Quando ho preso il volo che da Hanoi mi ha portato a Pechino non mi ero ancora fatto un idea di quello che avrei trovato. 

Venivo da circa 7 mesi di sud est asiatico e quindi ero piuttosto abituato ad abitudini diverse dalle mie.
All’aeroporto di Beijing, ho preso lo skytrain che collega alla linea metropolitana e ho iniziato a chiedere informazioni su ostelli, locali notturni e ristoranti.
Consigliatami la zona di Sanlitun, ho scelto quella fermata e una volta uscito mi sono reso conto che l’aria aveva una consistenza diversa. In Europa e nei suoi paesi industrializzati l’ aria è fatta d’ossigeno ed una piccola parte di vapori inquinanti, Pechino no. Pechino è la follia.

L’aspetto più significativo riguardante il problema dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale, è il divieto imposto da Pechino sulla pubblicazione dei dati ufficiali relativi all’ inquinamento giornaliero delle grandi città, rendendo illegali e quindi fuori legge quelli emanati da altri enti ed organizzazioni internazionali.
La qualità dell’aria è diventa quindi un ‘affare di Stato’.

I parametri e i risultati utilizzati per sorvegliare l’aria delle grandi città cinesi non risultano mai uguali: se il monitoraggio viene effettuato dalle autorità cinesi le rilevazioni delle polveri sottili e, di conseguenza, il grado di pericolosità dell’aria risultano sempre di gran lunga meno allarmanti se confrontate con quelle effettuate da  fonti non legate al Partito.
Così mentre il governo parla di “leggera foschia da inquinamento”, la concentrazione di polveri sottili, durante circa l’80% dei giorni in un anno, supera di sette volte il livello di tolleranza  indicato dall’Organizazione mondiale per la sanità (Oms).

Nonostante le dichiarazioni ufficiali posso dirvi che l’aria a Pechino è irrespirabile.

Quello che sta succedendo a Pechino ed anche nelle altre aree industrializzate della Cina non sta passando inosservato, il governo date anche le tempeste di sabbia e la desertificazione da piogge acide ha deciso di creare dei grossi polmoni verdi nelle città  per migliorare la qualità’ dell’aria.

Si calcola infatti che ogni anno si verifichino 750.000 morti premature a causa dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e perfino del cibo. Nelle serie televisive di nuova generazione i protagonisti usano la mascherina e le pubblicità in televisione sono colme di prodotti medicinali contro le bronchiti e i problemi alle vie respiratorie ed io stesso sono rimasto un giorno a letto con le vie respiratorie completamente chiuse.

Come cambia tutto questo? O come sta cambiando tutto questo?

Il primo punto da non sottovalutare è la fortissima crescita della classe benestante, grazie anche alla legge sul figlio unico (la ricchezza guadagnata da due individui si trasla su uno solo), il secondo è  il mercato: la Cina è leader nella produzione e per chi produce per tutti i mercati dei consumatori. Tecnicamente la Cina è un paese di fascia B (produttore) che produce per paesi di fascia A (consumatori).

Da anni la Cina è leader nalla produzione di Co2 e nel campo dell’energia pulita.

Jacopo a Pechino.