Mai più senza coppetta: vi spiego perché

La settimana scorsa Silvia ci aveva raccontato che come mamma ha scelto i pannolini lavabili perché sono ecologici, economici, non mettono a contatto la pelle del bimbo con agenti chimici e sono facili da usare.

Sulla scia del suo racconto si sono innescati dibattiti e altre richieste su questo “mondo” lontano dall’usa e getta e più vicino all’idea di sostenibilità. E’ stato così che Giulia Giardina ci ha raccontato il perché utilizza la coppetta mestruale e non gli assorbenti “normali”. Gran parte di noi nutre dubbi, qualcuna inorridisce, ma l’ulitizzo della coppetta sta aumentando, sempre più donne fanno questa scelta. Cerchiamo di capire perché e magari fare la stessa scelta anche noi.

Fin dalla prima mestruazione ho vissuto quel “periodo del mese” come una punizione. Dolori, gonfiori, nervosismo e poi lui… l’assorbente. Non sta mai fermo e le ali aiutano ben poco (tanto che ho sempre utilizzato un doppio slip di protezione per evitare spiacevoli spostamenti), se il pantalone è troppo stretto crea un’antiestetica piega, irrita la pelle, mi fa sentire sporca e pertanto insicura. Per non parlare poi dell’imbarazzo di dove buttarlo una volta cambiato.

Mi sono perciò sempre chiesta se quella fosse la soluzione migliore da utilizzare. Certo, ci sono anche gli assorbenti interni, ma hanno molti limiti: non dovrebbero essere utilizzati per più di tre ore, ti mettono la coda (leggasi cordino), per non parlare del rischio di shock anafilattico menzionato su ogni confezione. Entrambe queste soluzioni inoltre sono pessime, ecologicamente parlando. E visto che la questione ecologica mi ha da sempre interessata molto non potevo far finta di niente. Lo so, ci sono anche gli assorbenti lavabili ma in questo caso l’unico aspetto che si andrebbe a risolvere sarebbe quello ambientale.

Da La Coppetta https://www.facebook.com/profile.php?id=100001905510123&sk=wall

Un giorno però la scoperta. Per caso mi sono imbattuta in un sito che sponsorizzava uno strano oggetto: la coppetta! Incuriosita ho cercato di saperne un po’ di più. Ho cercato su internet opinioni in proposito e il fatto di trovare solo opinioni positive mi ha ulteriormente affascinata. Gli unici pareri scettici provenivano da donne che non l’avevano mai provata ma che parlavano per partito preso.

Per non far la loro fine mi sono quindi decisa e dopo aver scelto la taglia (è come ordinare un vestito solo che in questo caso la taglia dipende dall’età e dal fatto di aver partorito oppure no) e il colore (io ho puntato sull’arancione) l’ho ordinata!

In negozio purtroppo è ancora difficilmente reperibile, ma per fortuna esiste lo shopping online. Con una spesa di una ventina di euro (dipende dalla marca) è arrivata puntuale giusto in tempo per l’arrivo del mio ciclo. L’ho collaudata immediatamente. Al primo tentativo la coppetta era già al suo posto.
Ormai la uso da più di due anni e mi ha cambiato la vita. Hai presente le pubblicità che dicono “Posso ballare, saltare, fare paracadutismo, la ruota!” (ovviamente sempre con addosso dei pantaloni bianchi)? Bene, quando ancora utilizzavo gli assorbenti, e vedevo queste pubblicità, pensavo fossero una presa in giro bella e buona. Oggi posso dire che con la mia coppetta tutte queste cose posso farle. La coppetta non la sento, non da fastidio, non mi costringe più ad utilizzare il doppio slip, mi sento sempre pulita e spesso.. me la dimentico. Mi dimentico totalmente di avere il ciclo. Certo, i dolori e i gonfiori ci sono ancora… ma il nervosismo è diminuito. E il senso di insicurezza è scomparso. Ogni tot di ore la svuoto, la sciacquo e la rimetto. A fine ciclo la sterilizzo mettendola a bollire nell’acqua per qualche minuto. Prima di riutilizzarla la sterilizzo nuovamente. Per una decina d’anni avrò solo “lei”.


L’unico aspetto negativo riguarda il “cambio” fuori casa. Più che altro perché è difficile trovare un bagno pubblico con annesso un bidè o perlomeno un lavandino (anche se mi è stato detto che basterebbe una bottiglietta d’acqua per risolvere il problema). In ogni caso la copertura è talmente ampia che questa cosa non mi ha mai creato problemi. Una volta l’ho tenuta per 12 ore consecutive senza alcun tipo di inconveniente. Le meno coraggiose comunque possono ovviare al problema portando con sé un assorbente da utilizzare solo nell’eventualità in cui si stia fuori casa più del previsto. Altri inconvenienti non ce ne sono.

Si bè, una cosa ci sarebbe… Un giorno ho dimenticato per un’ora la coppetta nell’acqua mentre bolliva. L’acqua è evaporata totalmente e la pentola ha preso fuoco. La coppetta al suo interno si è tristemente sciolta. Il giorno stesso ne ho ordinato una nuova, di un viola molto glamour, che avevo adocchiato da qualche tempo… Credo sia stato il mio desiderio inconscio a causare l’incendio.

Mai più senza coppetta.

 

Grazie Giulia, voi che ne pensate? che esperienze avete? Scriveteci!

Le immagini sono prese da La Coppetta.