Susy: la cicloturista in vacanza con il figlio

Susy Iovieno, napoletana trapiantata a Milano, è una commercialista di 46 anni, ha un figlio di 10 è una grande passione: la bicicletta.

È una vera e propria cicloturista che non abbandona mai il suo mezzo a pedali per le sue vacanze o gite fuori porta.

 Susy, cos’è un “cicloturista”?

Il cicloturista è un turista amante in primis della bici, della natura e della vacanza infomale e non organizzata a priori in tutti i suoi dettagli.

 Come sei diventata cicloturista?

Da qualche anno frequentavo un’associazione di trekking e come capita in questi ambienti c’era chi amava andare in bici e mi ha spinto a riprendere l’uso della mia vecchia bici ferma in cortile da anni, timorosa del traffico di Milano. Cosi ho iniziato qualche passeggiata in città, ho acquistato di una nuova bici…e non ne ho più saputo farne a meno!

 Cosa si prova a viaggiare in bici rispetto ad altri mezzi?

Viaggiare in bici ti dà un gran senso di libertà e soprattutto la possibilità di conoscere luoghi un po’ appartati: un piccolo borgo, una chiesa, un monumento. Vedi la zona che ti circonda con altri occhi, hai una visione d’insieme del luogo che visiti: a piedi vedi tutto come se fosse spezzettato, in bici, invece, hai una visione unitaria del paesaggio.

 Quali sono le difficoltà e quali invece i vantaggi?

La difficoltà maggiore risiede nel fatto che in Italia mancano le piste ciclabili. Ce ne sono davvero poche e quindi diventa problematico raggiungere luoghi dove sono presenti le piste o comunque realtà meno trafficate.

Non tutti i treni, inoltre, accettano le bici, sicuramente non le puoi portare sui mezzi di superficie, e per questo ora ho “bypassato” il problema acquistando una bici pieghevole, non hai costi aggiuntivi e vai dappertutto.

I vantaggi? Il grande senso di libertà, lo scaricare le tensioni settimanali, se ho mal di testa mi passa e poter visitare o conoscere in poche ore posti nuovi.

 Come si riesce a conciliare il viaggio con le esigenze dei figli (penso ad esempio alla necessità di viaggiare leggeri e all’enorme mole di cose da portare)?

Questo sì che è un bel problema! Ho sempre partecipato a giri stanziali e non itineranti praticamente impossibili in italia, ma difficoltosi anche all’estero.

Esiste un servizio a basso prezzo di trasporto bagagli da un albergo all’altro solo, che io sappia, sul Lago di Costanza in Svizzera. Sei quindi costretto a rivolgerti ai giri organizzati con bagaglio trasportato. Nei miei due viaggi in bici con mio figlio il trasporto era organizzato: in Olanda alloggiavo su di un veliero, a Copenaghen in una casa privata, quindi non c’era da portar nulla negli spostamenti se non il classico zainetto.

 Quali consigli pratici suggeriresti a chi vuole intraprendere una vacanza in bici con i propri figli? Quali le cose da sapere e quali quelle da evitare?

Come prima cosa i bambini devono essere un po’ allenati a medi chilometraggi. Bisogna poi accertarsi durante i viaggi che il percorso sia quasi completamente su piste ciclabili. Io eviterei comunque le grandi città. Sono stata l’anno scorso a Copenaghen: è vero che si tratta di una città piena di piste ciclabili, ma comunque il traffico giornaliero con auto è sostenuto e devi sempre tener sotto controllo i bambini agli incroci.

 Qual è stato il viaggio più significativo o la tappa più suggestiva fatta da te e tuo figlio in bicicletta?

La tappa più bella è stata quella nell’isola di Texel in Olanda, isola piena di boschi, dune, mucche, mulini a vento, piste ciclabili ottime posizionate tra mare e campagna.

Che età aveva tuo figlio quando hai iniziato a portarlo in vacanza in bici? È entusiasta come delle vacanze in bici?

La prima volta aveva otto anni, si è molto diverito. Correva in bici molto più di me, anche lui ha aprrezzato il senso di libertà e il fatto che non ci fossero auto e appena arrivato a Milano ha commentato “ma che città è questa senza piste ciclabili?!”. Questa esperienza  gli era piaciuta così tanto che ha voluto anche raccoltarla in classe.

La bicicletta è un modo di muoversi che instaura con i luoghi visitati un rapporto diverso sia dalla camminata che dal viaggio in auto.  La fatica è parte del viaggio, ma è appagata dalla bellezza e dal “senso di libertà,” come lo ha definito Susy.

Seguitemi la prossima settimana per un approfondimento sul tema. Cercherò di darvi suggerimenti e segnalarvi link utili per organizzare la vostra vacanza in bici.

È necessario infatti essere allenati e attrezzati per evitare di fermarvi alla prima piccola salita.

 [approfondimento]

Il cicloturismo è l’unione tra un’antica passione per la bicicletta e la bellezza del viaggio.

Oggi il cicloturismo è visto come una vacanza differente e alternativa al classico viaggio con gli amici o con la famiglia. I primi a scoprire la bellezza di questo nuovo modo di trascorrere le ferie sono stati i tedeschi, che da tantissimi anni girovagano per l’Europa con le loro biciclette super attrezzate!
Oramai anche gli italiani hanno scoperto quest’”arte” che sta diventando sempre più di uso frequente.

http://xoomer.virgilio.it/andrea.fa/bicitur.htm

http://www.fiab-onlus.it/andare/vacanze1.htm

http://www.albergabici.it/albergab/index.htm

www.ilcicloturista.it

www.cicloturista.org

 

 di Silvia Musso