La raccolta differenziata non va in vacanza!

Per alcune persone sono già un ricordo, ma per molte ancora devono arrivare: seppur in maniera ridotta rispetto a qualche anno fa, a causa soprattutto del periodo storico che si sta attraversando, le vacanze estive sono ormai alle porte.

Al mare, in montagna o altrove, si cercherà in ogni modo il proprio “habitat” per poter riposarsi ed interrompere, in base al tempo a disposizione, le proprie attività che durante l’anno si è consueti effettuare. Si arriva così a staccare la spina, lasciando in stand-by molte delle abitudini acquisite spesso meccanicamente nel corso della normale vita quotidiana.

Tra le consuetudini, ormai abbastanza (e fortunatamente) radicate anche nel nostro paese, vi è la raccolta differenziata dei rifiuti, in particolar modo quelli domestici (urbani) prodotti dalle ordinarie attività quotidiane. Purtroppo, a volte, si tende a considerare questa prassi come un “esercizio da fare a casa”: spostandosi in altre località per trascorrere le vacanze, ancora oggi, è diffuso il pensiero che anche la raccolta differenziata sia un compito che, durante le ferie, non si debba mettere in pratica.

Pensiero più che mai scorretto! Fortunatamente, grazie soprattutto alla sempre più diffusa sensibilizzazione sul tema dei rifiuti, divulgata da numerosi e differenti soggetti (associazioni, amministrazioni, enti, …), questa idea pian piano sta diventando un’eccezione, anche se sicuramente il tutto può essere ancora migliorabile. E come?

Gli attori di questo miglioramento ovviamente siamo tutti noi che, con un minimo sforzo e con uno sguardo alla sostenibilità ambientale, possiamo fare molto: informandoci e informando. In prima battuta, la cosa da fare è verificare, sui canali a disposizione (siti web, volantini,…) come viene effettuata la raccolta dei rifiuti urbani nella/e località di villeggiatura. Negli ultimi anni, oltretutto sono proprio quest’ultime ad mettersi in moto per prime, spesso in collaborazione con enti e/o associazioni, attivando iniziative volte a rendere efficiente la raccolta differenziata nel territorio e coinvolgendo in prima persona i turisti. Un esempio lodevole, messo in pratica da Legambiente Campania e CONAI è il ricicla estate.

Immagine tratta da http://turistipercaso.it/

Altra cosa utile in questo periodo, per le località turistiche e non, è la segnalazione di rifiuti abbandonati sul territorio alle autorità e alle amministrazioni competenti in materia, spesso riconducibili all’ufficio tecnico del comune interessato e/o al gestore comunale della raccolta dei rifiuti urbani.

Per ultimo, e non per importanza, vogliamo evidenziare quello che sicuramente non è da fare e che vale comunque in qualsiasi giorno dell’anno. Come già sottolineato in alcuni recenti articoli, https://www.econote.it/2014/06/03/un-mare-di-plastica/https://www.econote.it/2014/06/18/mari-di-plastica/, uno degli habitat maggiormente in pericolo durante l’estate è il mare, a partire dalle relative spiagge. Qui si dovrebbe urlare a gran voce di evitare l’abbandono irresponsabile dei numerosi imballaggi (sacchetti di plastica, lattine in alluminio, bottiglie di plastica e vetro), nonché di altri rifiuti come mozziconi di sigarette, che oltre ad aver un elevato tempo di decomposizione, hanno un alto potere inquinante che si ripercuote nell’ecosistema marino e non, e successivamente nella catena alimentare, nella quale noi siamo l’ultimo anello.