Nuove normative sul divieto di fumo in spiaggia

La lotta al fumo, soprattutto quello passivo, diventa sempre più forte in Italia. Oltre agli storici divieti come il fumo nei luoghi pubblici, e in alcuni luoghi aperti, sono in arrivo per prossima stagione balneare nuove regole che vieteranno il fumo sulle spiagge.
Ma andiamo nel dettaglio.
Apripista è stata la legge 221 del 28 dicembre 2015, entrata in vigore il 2 febbraio del 2016  per il divieto assoluto di buttare in spiaggia i mozziconi di sigarette, con pene fino ai 300 euro. L’articolo 40 della legge prevede che siano i Comuni secondo le singole normative interne  a provvedere tra l’altro << all’installazione nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta differenziata dei mozziconi da fumo>>.

Le nuove normative sul divieto di fumo in spiaggia

Ma forse questa legge non è bastata, visto che per quest’anno la Codacons ( Coordinamento della associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) ha iniziato una nuova battaglia coadiuvata dal ministro della salute Lorenzin. L’intento è di estendere «il divieto di fumo sugli arenili su tutto il territorio italiano» perché la «spiaggia è spazio aperto ma le persone sono concentrate in pochissimi metri quadrati» e quindi «va salvaguardata la salute dei cittadini». I tempi, secondo l’associazione sono maturi affinché si estenda questo divieto, tra l’altro già presente per: auto in sosta o in movimento, ed in presenza di donne in stato di gravidanza e in alcuni casi anche all’aperto, nelle ‘pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e Irccs pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli Irccs.

L’associazione dei consumatori ha mostrato i dati e le ricerche fornite dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, svolta sulla spiaggia di Bibione ( prima località balneare ad avere bandito nel 2014 il fumo sulla battigia) ha avuto risultati sorprendenti. Il alcune condizioni di sovraffollamento infatti, l’inquinamento generato dalle sigarette può superare quello che si registra in una zona ad elevato traffico di auto.

Un argomento sempre molto intenso quello che tocca il fumo, in da un lato di cerca di tutelare il diritto collettivo alla salute, dall’altro quello di chi pur conscio dei rischi per la salute, vuole fumarsi una sigaretta sotto l’ombrellone. Ed infatti anche i commenti sui social sono stati vari ed aspri divisi in modo aspro tra fumatori e non.

In quanto tempo si smaltisce un mozzicone?

Fumare in spiaggia non solo fa male alla salute nostra e dei nostri cari, ma se i mozziconi vengono abbandonati sotto l’ombrellone impiegano circa 5 anni per decomporsi. Una ricerca delle Nazioni Unite, ha evidenziato che i mozziconi di sigaretta rappresentano il 40% dei rifiuti che soffocano il Mediterraneo. Anche come bagnanti e vacanzieri dobbiamo mantenere un atteggiamento sostenibile e responsabile.

Si tratta ora di aspettare e capire i prossimi passaggi per renderlo legge le nuove normative e quali Comuni decideranno di applicarlo. Come spesso accade non si tratta solo di leggi, ma di rispetto delle altre persone e tutela dell’ambiente che noi stesso viviamo.
Buona spiaggia a tutti!