Vento e torri..un giusto connubio!

Fin dalla storia più antica ci si è posti il problema di come vivere uno spazio in condizioni climatiche interne ideali per l’uomo.Dalle architetture più semplici come le capanne  agli antichi sistemi delle terme romane, fino al sistema a cupola!

Ma nel 900 è nato un sistema ingegnoso in Iran, chiamato Torre del Vento che costituisce uno dei più antichi  metodi di raffreddamento naturale dell’aria all’interno di un edificio.

Il loro semplice funzionamento ha permesso alle popolazioni locali, per secoli, di difendersi, in modo naturale, dal tremendo caldo torrido estivo che, in quelle zone, supera spesso i 40 gradi. Conosciute con il nome di badgir in persiano e di malqaf in arabo, le torri erano state progettate con lo scopo di catturare ogni minimo alito di vento ed incanalarlo verso le stanze sottostanti della casa.

Le torri svolgono la funzione di mantenere una giusta ventilazione degli ambienti interni, e anche a raffrescare. Dal punto di vista della forma le torri presentano in pianta una sezione rettangolare o poligonale con aperture sulla parte superiore per catturare i venti. In corrispondenza di ciascuna apertura viene realizzato un vero e proprio condotto, un canale che porta l’aria fino alla parte inferiore. Inoltre il dimensionamento della torre viene effettuato in modo tale che le pareti interne ed esterne abbiano un elevato potere di accumulo termico (per meglio generare una forte differenza di pressione tra interno ed esterno).

Durante il giorno il vento viene spinto nelle aperture della torre e scende verso il basso cedendo una parte del suo calore alle pareti. Nel corridoio sotterraneo può avvenire un ulteriore processo di raffreddamento per effetto dell’acqua che si infiltra dagli strati adiacenti del suolo. L’aria così divenuta finalmente fresca giunge nei locali abitati portando refrigerio. In molti casi veniva installata anche una fontana proprio alla fine di questo tunnel sotterraneo per aumentare l’effetto refrigerante.

Anche in assenza di venti il sistema continua ad essere attivo, proprio perché l’aria calda esterna a contatto con le pareti della torre più fredde tende a scendere per aumento della densità, seppure in modo più lieve. Durante la notte invece i venti freddi che entrano nella torre una volta scesi nel sottosuolo tendono a temperarsi e divengono miti. Se non sussistono venti invece il processo si inverte e prevale l’effetto camino e si ha estrazione dell’aria dai locali. Durante l’inverno la torre viene disattivata chiudendo delle porte.
Il sistema è completamente passivo, non richiede alcun apporto di energia dall’esterno per funzionare. Questo sistema risulta talmente valido che venne utilizzato in modo analogo anche per la refrigerazione delle acque, per scopi alimentari, nelle cisterne.

Ancora una volta la giusta integrazione tra architettura e natura ne conferma il rispetto dell’ambiente che non si ribella, ma magari aiuta a vivere meglio!