Se il mondo vuole raggiungere l’obiettivo di mantenere la temperatura globale ben al di sotto dei due gradi centigradi previsti dall’Accordo di Parigi, la protezione delle foreste tropicali deve essere imprescindibile.
Non contano solo gli alberi, ma anche che tipo di alberi, se si ha davvero intenzione di assorbire la maggiore quantità di anidride carbonica le foreste tropicali sono le più efficienti
Lo ha dichiarato M. Sanjayan, CEO di Conservation International, una ONG americana che nei prossimi mesi darà il via ad un progetto di rimboschimento senza precedenti sia nei numeri (73 milioni di alberi) sia nelle tecniche.
La situazione
Oggi le foreste pluviali assorbono il 37% delle nostre emissioni di anidride carbonica ma le dimensioni della foresta pluviale amazzonica si sono ridotte di un quinto negli ultimi quarant’anni.

Nel 2016 la deforestazione ha raggiunto livelli record, una ricerca ha rivelato che tra agosto 2015 e luglio 2016 sono stati distrutti in Brasile quasi 8mila chilometri quadrati di foresta.
Le la deforestazione dovesse continuare al ritmo attuale si prevede che un ulteriore 20% di territorio coperto da foreste potrebbe sparire nei prossimi due decenni.
Innovazione e cooperazione
Il progetto mira alla riforestazione di ben settantamila ettari di territorio strappati alla foresta pluviale in quello che viene definito “l’arco della deforestazione” che attraversa gli stati brasiliani di Amazonas, Acre, Parà e Rondonia.
Per raggiungere questo obiettivo sarà utilizzato un nuovo metodo di piantumazione chiamato “muvuca” (parola portoghese che possiamo tradurre con folla o densità).
Il programma è imponente e prevede la collaborazione della ONG del ministero dell’ambiente Brasiliano, della banca mondiale ed altri organismi sovranazionali
Una tecnica efficiente ed economica.
La muvuca prevede la semina di centinaia di semi di alberi nativi di varie specie in ogni metro quadrato di terreno deforestato.
La selezione naturale consentirà poi alle piante più idonee di sopravvivere e prosperare in quanto gli alberi nati in questo modo sono più resistenti.

Con le tecniche di rimboschimento tradizionali si ottiene mediamente una densità di circa 160 piante per ettaro.
Con muvuca il risultato iniziale è di 2.500 piante per ettaro che possono raddoppiare in dieci anni.
Questo sistema garantisce una maggior copertura arborea ed un costo minore rispetto alle tecniche tradizionali.
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