Matrimonio gluten free, l’anteprima al Kora di Pozzuoli

Arriva in Italia il matrimonio gluten free, il primo banchetto di nozze con piatti gourmet interamente senza glutine, dall’entré alla torta nuziale.

L’idea è dell’imprenditore Alessandro Laringe, che lancia il progetto nato in partnership con il ristorante Wapo Natural Food, eccellenza ormai riconosciuta nel panorama campano di gourmet senza glutine e cucina al vapore, con i menù realizzati dal suo chef Giovanni Gentile. La presentazione in anteprima sabato 27 aprile alle 18 al Kora di Pozzuoli, in occasione della settimana edizione della manifestazione “The Beach Wedding Show”.

Testimonial dell’evento dedicato ai prodotti, ai servizi, alle tendenze top per il giorno del sì l’attrice di Un posto al sole e web influencer Giorgia Gianetiempo. 

Tema di quest’anno “Diamonds on the beach” e venticinque tendenze top proposte dalla wedding planner Imma Grimaldi. Dalle classiche a quelle più originali come il matrimonio tridimensionale: un’esperienza immersiva, che permette di ricreare con proiezioni in 3D all’interno della sala che ospita il ricevimento, i luoghi preferiti dagli sposi. Ad esempio è possibile riprodurre ambientazioni iconiche con i relativi suoni come Parigi, New York, Londra, Venezia, Maldive.

“Un evento importante e complesso come il matrimonio – spiega Alessandro Laringe – deve coinvolgere e soddisfare tutti, dagli sposi agli invitati. Per questo motivo abbiamo pensato al matrimonio gluten free con uno speciale e gustoso menù creato per noi da Giovanni Gentile Chef di Wapo, primo ristorante gourmet europeo con cucina completamente senza glutine e cotta al vapore, ideato dall’imprenditore Mario Rubino”. Di norma, se ci sono persone celiache, allergiche o intolleranti a un banchetto di nozze, si cucinano dei piatti ad hoc solo per loro. Qui la grande novità è un intero menù di mare o di terra per tutti gli invitati e intitolato in omaggio al beach club “Kora Kora Kora”, per il gusto e la presentazione esplosiva e soprattutto per tutti i palati. “I menù studiati in esclusiva per il Kora – commenta Rubino – sono uno di pesce e uno di carne, con sei portate di grande effetto scenografico e gustativo”.

Il menù di mare prevede: “Entrè rievocatica, Giappone-Stati Uniti, passando per Napoli”, che è da sempre al centro del mondo: tre piccoli assaggi accompagnati da shortini di bevande tipiche.  Giappone: fagottino di pasta di riso alle alghe, ripieno di frutti di mare e molluschi, cotto al vapore con salsa di soia, accompagnato da Sakè. Stati Uniti: panino cotto al vapore, con mini Hamburger di tonno (o altro pesce a scelta) e chips di patata, accompagnato da birra gluten free. Napoli: pizzetta margherita o marinara, cotta al vapore, accompagnata da vino di Gragnano. Antipasto: Ton-Villè, una rivisitazione del vitel tonnato, cannolo di pasta fillo, ripieno di spuma di acciughe, olive e capperi, con sopra un’alternanza di carpaccio di tonno e vitello. Primo: Nemici/Amici, cannelloni di baccalà al nero di seppia, adagiati su salsa di tartufo di mare (Taratufo) e trucioli di tartufo di terra. Per secondo: piadine libanesi, schiacciatine di ceci con ragù bianco di polpo, gamberi e scarole stufate. E Matriosca di pesce azzurro, ricciola (dentice, rana pescatrice, pesce bandiera, ecc), cotta in crosta di pane, uova e centrifugato dello stesso pesce. Il menù di terra: “Entrè rievocatica, Giappone-Stati Uniti, passando per Napoli”. Giappone: fagottino di pasta di riso, ripieno di stufato di manzo, zenzero e verdure, cotto al vapore, con salsa Teryaki, accompagnato da Sakè. Stati Uniti: panino cotto al vapore, con mini Hamburger di Black Angus e chips di patata, accompagnato da birra gluten free. Napoli: pizzetta margherita o marinara, cotta al vapore, accompagnata da vino di Gragnano. Antipasto “ton vitellè”, primo: “tagliatelle purple”, pasta all’uovo con polpa di melenzane, olive nere, capperi e crumble di pane croccante. Secondo: “profondo rosso”, ravioli rossi ripieni di Rosso ragù di carne, su shakerata di rosso Blody Mary e “falso grasso”, filetto di maiale magro, con senape di Digione, in crosta di grissini al finocchietto. Dolce: l’apoteosi degli zuccheri, cannoli, graffe e bignè, alle variazioni di creme accompagnato dal caffè servito con la classica “cuccuma napoletana”.