In che cosa consiste l’ampeloterapia?

Con il termine ampeloterapia viene indicata la cura a base d’uva, l’utilizzazione per alcuni giorni di questo prezioso frutto con buccia e semi come alimento quasi esclusivo nella propria dieta.

Ai giorni nostri questo metodo è ormai diffuso ed è seguito da molte persone con l’obiettivo principale di disintossicare ed eliminare le tossine dall’organismo. L’ampeloterapia è sempre stata praticata fin dall’antichità, dove erano già conosciute le molte virtù terapeutiche dell’uva. La cura dell’uva veniva utilizzata dalle antiche popolazioni arabe e nell’antica Grecia (la raccomandava anche Galeno). Oggi è particolarmente diffusa in Germania, Austria e Svizzera.

Prima d’iniziare la cura è opportuna una preparazione di alcuni giorni a base di frutta e verdura cruda. Se desiderate sfruttare al meglio i benefici dell’ampeloterapia è fondamentale preparare l’organismo in modo che si abitui gradualmente a questo trattamento, adottando quindi un regime alimentare dietetico e ricco soprattutto di alimenti di origine vegetale, sia nei giorni che precedono e seguono questa cura. La durata dell’ampeloterapia può variare da 2-3 giorni fino a una settimana, per una depurazione molto importante del corpo. La quantità iniziale è di circa 500 grammi d’uva possibilmente da mangiare durante tutta la mattinata, raggiungendo pian piano il consumo di 2 Kg o più nei giorni successivi e sostituendo progressivamente tutti gli altri alimenti. Importante al contempo è assumere abbondanti volumi di acqua naturale per favorire il processo depurativo, completato eventualmente con succhi d’uva naturali senza zuccheri aggiunti. Dopo 2 o 3 giorni di alimentazione basata solamente sull’uva si iniziano a reintrodurre poco a poco gli altri alimenti a partire dai cereali.

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L’uva contiene preziose vitamine del gruppo B (in particolare la vitamina B1, B2 e PP), la vitamina C, sali minerali come potassio, calcio e magnesio.

Tra le varie sostanze decantate dell’uva, abbiamo il resveratrolo che migliora la fluidità del sangue riducendo la tendenza delle piastrine ad aggregarsi. E’ un frutto dalle proprietà antinfiammatorie e diminuisce il colesterolo. E’ anche ricco di polifenoli che sono antiossidanti naturali, tannini, diversi acidi tra cui acido tartarico, malico e citrico, oltre alla presenza di una grande quantità di acqua superiore all’80% del peso del frutto.

La cura dell’uva non è adatta a tutti e dovrebbe essere seguita in autonomia solo da persone che godono di buona salute. Infatti l’ampeloterapia non è indicata ai diabetici, a coloro che soffrono di ulcera, con problemi ai reni, ai soggetti con l’intestino irritabile e alle donne durante il ciclo mestruale. Prima di cominciare sempre meglio rivolgersi ad un medico.

Il periodo ideale per cominciare questa dieta coincide con la stagionalità del frutto (dalla fine di agosto fino alla fine di ottobre).

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Questa cura – afferma il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienze dell’alimentazione – va eseguita al termine dell’estate e nel primo autunno perché durante il periodo estivo il corpo umano tende a produrre una dose maggiore di radicali liberi dell’ossigeno.

Senza dubbio l’ampeloterapia aiuta il nostro corpo a rimettersi in forma, ha proprietà ricostituenti, rinfrescanti, disintossicanti dell’intestino, attiva le funzioni epatiche, facilita la digestione e aiuta le cellule a difendersi dai radicali liberi, così come altre possibili indicazioni sono il trattamento della stitichezza, e può venirci in aiuto nei periodi di stress psicofisici. La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi di uva può contribuire a combattere il cosiddetto “stress da rientro al lavoro” dopo la pausa estiva, regolando i ritmi biologici. Inoltre, il succo d’uva, definito latte vegetale, molto simile, per la sua composizione al latte umano, è consigliato in particolar modo a bambini, studenti, sportivi, anziani, gestanti e puerpere.