Come fare l’acqua distillata in casa

Quante volte vi è capitato di leggere sulle indicazioni per il buon allevamento di una pianta di fornire acqua distillata? Quante volte avete trascurato di riempire gli acquari di casa con acqua distillata, dal momento che non è immediata da reperire? Oppure per facilità, evitando di comprare appositi prodotti, avete usato controvoglia solo acqua dal rubinetto per il ferro da stiro?

L’acqua distillata altro non è che acqua pura.

H20 liquida, priva di sali minerali, gas e batteri, che in natura si ritrovano spontaneamente ad arricchire l’acqua del rubinetto, in bottiglia o del mare, in diverse misure. Spesso, acqua distillata e demineralizzata si confondono, poiché  simili.

Come si ottiene l’acqua distillata

In realtà, queste differiscono sia per il processo di ottenimento che per le qualità ottenute. L’acqua distillata è ottenibile in casa, la demineralizzata si ottiene mediante processi chimici e non risulta priva di batteri. Per le loro proprietà, acqua distillata e demineralizzata vengono preferite per certi impieghi. Dal domestico all’industriale e a seconda dell’utilizzo, si possono prediligere composizioni più o meno prive di minerali o agenti microbiotici. Come già citato, capita che arrabattandoci tra le faccende casalinghe, ci si debba munire preferibilmente di un’acqua povera di minerali: per allestimento di acquari, piante grasse, desertiche e carnivore, ferri da stiro, smacchiamento, pulizia di oggetti in acciaio o per le vaschette umidificatrici.

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E questa particolare acqua bisogna per forza comprarla? Per bagnare la mia Dionaea muscipula o stirare una maglietta devo per forza comprare dei bottiglioni di acqua apposita? Ma certo che no. Con semplici accorgimenti e senza strumentazione specifica si può ottenere dell’acqua utilizzabile mediante distillazione casalinga.

Esistono metodi diversi per ottenere in modo semplice l’acqua di nostro interesse senza l’impiego di addolcitori.

passaggi-acqua-distillata-in-casaUno dei più pratici è la distillazione in recipiente.

Prendete una pentola abbastanza profonda, riempitela di acqua del rubinetto e posizionatela su di un fornello. Sistemate poi un recipiente di vetro in modo tale che galleggi sull’acqua della precedente pentola, senza però che ne tocchi il fondo. Accendete la fiamma del fornello in modo tale che il liquido inizi ad evaporare. Ponete ora un coperchio di vetro* capovolto ad otturare il pentolone e metteteci sopra dei cubetti di ghiaccio o dei corpi freddi per facilitare il processo.

 

In questo modo abbiamo ottenuto un rudimentale apparecchio per la distillazione dell’acqua, nel quale il liquido del pentolone evapora per il calore risalendo verso l’alto, e incontrando la superficie fredda del coperchio cade di nuovo sotto forma liquida nel recipiente di vetro sottostante. I sali minerali e i gas sono lasciati in gran parte verso il fondo della pentola, in quanto più pesanti. A questo punto non resta che lasciare che il processo vada avanti finché non si riunirà nel recipiente in vetro una soddisfacente quantità di acqua distillata.

Alcuni suggerimenti

*Fate bene attenzione, che il contenitore posto sulla pentola come raccoglitore di acqua distillata e i recipienti dove subito successivamente questa verrà posta, siano di un materiale adatto ad elevate temperature, come il vetro.

Molti, sfruttano anche le precipitazioni piovose o nevose, raccogliendole in un recipiente e lasciando che progressivamente le sostanze in esse disciolte si disperdano nell’ambiente. Questo procedimento sarebbe avvalorato dal fatto che le precipitazioni presentino un bassa quantità di minerali disciolti. Tuttavia, può succedere talvolta che si verifichino delle precipitazioni dalla composizione anomala, ricca di elementi acidi o nocivi o addirittura smog a causa dell’inquinamento ambientale.

Pertanto, con un po’di spirito da piccolo chimico e l’arte del fai-d-te si può ottenere dell’acqua abbastanza pura da poter essere usata in casa nelle faccende di tutti i giorni.

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